Che fine ha fatto Luigi Di Maio? Il rampollo di Pomigliano d'Arco è sparito dai radar dal giorno delle elezioni. La sua pagina Facebook è sparita e su Twitter e Instagram è inattivo dl 23 settembre. Eppure, fino alla formazione del nuovo governo, Luigi Di Maio è ancora formalmente in carica in qualità di ministro degli Esteri e titolare della Farnesina, ruolo che mai come in questo periodo storico è di fondamentale importanza per il Paese e non solo. Eppure, "Gigi" Di Maio è desaparecido. Qualcuno dice che si è già messo in coda per fare domanda per ottenere il reddito di cittadinanza, finché può, altri dicono che sta cercando di riprendere il suo posto allo stadio di Napoli. Ma, al di là delle battute, resta il dubbio su che fine abbia fatto il ministro degli Esteri.
La batosta elettorale è stata forte per lui. Il suo partito non ha raggiunto nemmeno l'1%, ossia la soglia minima di sbarramento che viene attribuita ai partiti in coalizione, e si è fermato allo 0,6% con appena 169.165 voti (dati ufficiali del Viminale). Davvero pochi voti per l'ex bimbo d'oro del Movimento 5 stelle, attualmente ancora ministro degli Esteri. Una sconfitta bruciante per lui che dovrà dire addio al parlamento per i prossimi 5 anni almeno. Sicuramente, Luigi Di Maio è un uomo ferito nell'orgoglio, visto che è stato tradito anche nella sua roccaforte, quella di Pomigliano d'Arco. Nel collegio uninominale di Napoli-Fuorigrotta, uno di quelli cosiddetti blindati dalla sinistra che gli era stato affidato dal Pd per garantirgli l'elezione in Parlamento, Luigi Di Maio si è fatto superare dal grillino Sergio Costa, che lui stesso in passato aveva sponsorizzato. Oltre il danno, la beffa per il ministro, che ora dovrà reinventarsi. Sicuramente, dovrà trovarsi un lavoro.
"L'errore è stato quello di non essere venuto a confrontarsi direttamente nel suo collegio", ha detto uno dei suoi amici storici, uno dei pochi che ha avuto voglia di parlare dopo la batosta elettorale. E poi, ancora, un ex elettore deluso ha dichiarato: "Di Maio ed i suoi hanno perso il contatto con il territorio. Ora segua il consiglio di Di Battista, e riprenda gli studi".
Questo può essere un consiglio saggio per Di Maio, che non ha completato gli studi in giurisprudenza, e chissà che non possa essere quella la sua strada nei prossimi 5 anni. Sicuramente non sarà quella di Montecitorio. Tanto meno quella della Farnesina. E il dubbio resta: che fine ha fatto Gigi Di Maio? Al momento lo staff del responsabile della Farnesina tace sulla questione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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