Da Di Maio alla Cirinnà: i trombati dal voto esclusi (per ora) dal Parlamento

Non c'è solo di Di Maio tra quelli che non torneranno nei Palazzi: fuori anche Emma Bonino e Monica Cirinnà. Tracollo Pd nelle roccaforti rosse

Da Di Maio alla Cirinnà: i trombati dal voto esclusi (per ora) dal Parlamento

Sono tante le sorprese che emergono dalle urne elettorali e tanti i big che non sono riusciti a ritrovare una poltrona nel prossimo schieramento parlamentare. Per conoscere i risultati dei collegi plurinominali sarà necessario aspettare le prossime ore, probabilmente domani, per avere contezza dei seggi assegnati a ciascun partito e, in base a quello, fare i conteggi. Le certezze per il momento sono solo per i collegi uninominali, anche se ci sono stati colpi di scena anche nei plurinominali.

La sorpresa più grossa è l'esclusione di Luigi Di Maio, sconfitto nettamente nell'uninominale alla Camera del collegio Campania 1 Napoli-Fuorigrotta. Non c'erano segnali alla vigilia di una debacle così importante per il ministro degli Esteri uscente: il sentiment popolare era di un testa a testa, che poi allo spoglio si è trasformato in una netta vittoria di Sergio Costa. Nessuna possibilità di ripescaggio per Di Maio, il cui partito non ha superato nemmeno lo sbarramento dell'1% previsto per le coalizioni.

Niente da fare nemmeno per Monica Cirinnà del Partito democratico, che si ferma al 20,95 % contro il 48,65 di Ester Mieli del centrodestra nel collegio uninominale Lazio U-04. Una sfida che appariva difficile fin dall'inizio, tanto che la senatrice uscente sembrava propensa a rinunciare in partenza. Stessa sorte anche per Emanuele Fiano del Partito democratico, che nel collegio uninominale del Senato di Sesto San Giovanni non è riuscito a superare Isabella Rauti. Fiano si è fermato al 30.80% dei voti, superato dalla Rauti che ha ottenuto il 45.4%. Non ce l'ha fatta nemmeno Carlo Cottarelli, candidato all'uninominale del Senato a Cremona contro Daniela Santanché: la candidata del centrodestra ha ottenuto il 52,17% dei voti, quasi il doppio del rivale, fermo al 27.37%. Ed è fuori anche Pierluigi Lopalco, candidato col Pd, sconfitto con il 24.13% nel seggio uninominale del Senato in Salento dal candidato della Lega Roberto Marti, che si è aggiudicato il seggio con il 44.07% delle preferenze.

Nel collegio uninominale UO2-Livorno del Senato, il candidato del Pd, ed ex capogruppo, Andrea Marcucci si è fermato al 32.89% mentre il deputato Manfredi Potenti della Lega arriva al 38.98%. Sconfitta anche per Vittorio Sgarbi, candidato nel collegio uninominale U-03 di Bologna del Senato contro Pier Ferdinando Casini: il candidato del Pd ha ottenuto il 40.07%, mentre quello del centrodestra il 32.32%. È fuori dai giochi anche Gianluigi Paragone, che con il suo partito Italexit non ha superato lo sbarramento del 3% per entrare al parlamento.

Mara Carfagna, candidata nel collegio di Napoli Fuorigrotta 2 per la Camera (lo stesso di Di Maio) è arrivata quarta con il 6.7% delle preferenze. Per il momento, il ministro uscente risulta non rieletto ma sarà necessario aspettare i risultati dei collegi plurinominali.

Risulta al momento essere fuori dal parlamento anche Pippo Civati, capolista nel secondo collegio plurinominale a Bologna. La sua coalizione di centrosinistra ha ottenuto il 36% contro quella del del centrosinistra che ha raggiunto il 37%.

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