Non contento del pandemonio che ha fatto scoppiare con la Francia (il governo di Parigi ha già convocato l'ambasciatrice italiana), il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, rincara la dose. "Io non credo che sia un caso diplomatico, io credo che sia tutto vero", dice a chi gli chiede conto della dura protesta francese dopo le sue affermazioni. "La Francia è uno di quei Paesi che stampando la moneta per 14 Stati africani impedisce lo sviluppo e contribuisce alla partenza dei profughi - ribadisce Di Maio - se l’Europa in questo momento vuole avere un po' di coraggio deve avere la forza di affrontare il tema della decolonizzazione dell’Africa".
"Noi - ha aggiunto Di Maio - abbiamo messo un faro sulla verità è finchè non lasceremo in pace quella gente in Africa continueranno a partire". Per il vicepremier pentastellato "l’Europa deve avere il coraggio di affrontare il tema della decolonizzazione dell’Africa che è la causa del mancato sviluppo degli stati africani che noi dobbiamo lasciare in pace a casa loro e noi stare a casa nostra: per noi intendo stati come la Francia".
Nessun passo indietro, dunque, ma avanti a testa bassa contro Parigi. Anche Di Battista sostiene le posizioni del collega grillino: "Le parole di Luigi - ha detto - raccontano la verità". Intanto la polemica divampa, ovviamente, anche in Italia. "Di Maio sta coi Gilet gialli contro le istituzioni francesi - scrive Matteo Renzi su Twitter - poi dice che Macron è responsabile per la morte dei migranti, Di Battista farfuglia assurdità sulla moneta dei colonialisti. Il loro bisogno di crearsi nemici sta ridicolizzando 70 anni di politica estera italiana". Pina Picierno, europarlamentare dem, rincara la dose: "Di Maio, con le sue uscite degne dei peggiori troll di Facebook, mette e repentaglio rapporti consolidati e fondamentali di amicizia con un Paese come la Francia. Invece di lavorare pensando al bene dei cittadini, continua a fare becera propaganda, provocando assurdi scontri diplomatici. In un Paese normale, dopo le parole pronunciate oggi, Di Maio sarebbe costretto alle dimissioni".
Il Movimento 5 Stelle, però, non demorde. "Sono felice nel constatare che l’argomento del Franco Cfa, ovvero del controllo monetario della Francia sulle sue ex colonie africane, sia esploso sulla stampa italiana a seguito di dichiarazioni di Di Maio e Di Battista - scrive su Facebook Manlio Di Stefano, sottosegretario agli Esteri -. Meglio tardi che mai visto che ne parliamo, seppur con minore risalto, da tempo. Peccato che in un continuo tentativo di denigrarci invece che di affrontare i problemi reali, la stampa utilizzi anche questo argomento come terreno di scontro col M5S facendo, quindi, da sponda a chi continua a umiliare e sottomettere politicamente Paesi e generazioni di loro cittadini".
"Alcune parole sono pronunciate solo per politica interna, per provocare delle reazioni e assomigliano molto a delle provocazioni tanto il loro contenuto è vuoto e irresponsabile".
ha detto il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici. Le dichiarazioni di Di Maio "non hanno senso", ha sentenziato Moscovici.
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