Non ne pronuncia il nome e si limita a chiamarlo "quel signore". Luigi Di Maio, ospite di Lucia Annunziata su Rai3 per In mezz'ora, contesta una delle regole base del giornalismo ("Le fonti? Bisogna vedere che attendibilità hanno perché non è che se tre fonti concordano allora la cosa che dicono è vera", annota) e inquadra con puntiglio la questione dei suoi incontri, uno assicura il vicepresidente M5S della Camera, con Raffaele Marra.
"Io ho incontrato quel signore una volta sola. Purtroppo, era uno con due lauree, faceva parte della Guardia di Finanza ed era insignito dalla Presidenza della Repubblica. Io sono il referente M5S per gli enti locali, e quelli nostri sono sempre sotto fuoco incrociato. Ho incontrato decine di persone, il Movimento chiedeva di rimuovere quel signore dal suo incarico sin dall'estate 2016 e l'incontro era proprio per confermare che quel signore non aveva la nostra fiducia, quella mia, quella di Grillo e io stesso ho continuato a chiedere di rimuoverlo". Insomma, chiarisce, "si vuole far passare come mia una responsabilità che era nelle mani del sindaco di Roma, che si è scusato".
Sull'assessore all'Urbanistica di Roma, Paolo Berdini, finito nella bufera per alcune sue dichiarazioni sulla sindaca Virginia Raggi, "io ho una mia chiara opinione personale" ma per il momento "l'obiettivo è affrontare la questione stadio", ha precisato Di Maio aggiungendo che "lo stadio della
Roma dovrebbe essere costruito a Sud della Capitale: è necessario che Berdini rimanga in carica per portare avanti i negoziati su questo progetto, difendendo i valori dell'ambiente, evitando la cementificazione eccessiva".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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