Luigi Di Maio lancia la sfida al centrodestra per Palazzo Chigi mentre le Borse affondano in un venerdì nero. «Il centrosinistra è fuori combattimento», dice sicuro il candidato premier di fronte a una piazza del Popolo vuota per metà. La Borsa di Milano, complice l'intenzione di Donald Trump di imporre nuovi dazi sull'acciaio e l'alluminio, chiude la settimana in perdita di 2,39 punti percentuali. Pesa anche l'incertezza sul voto di domenica. Di Maio, convinto di essere «a un passo dalla vittoria» sventola un decreto legge «anti-casta», da approvare al primo Consiglio dei ministri in «20 minuti»: «Dimezziamo gli stipendi dei parlamentari, togliamo i vitalizi ai politici, tagliamo 30 miliardi di privilegi e sprechi e li diamo in aiuto a famiglie e pensionati», promette il capo politico dei grillini, sorvolando sul fatto che sono materie non regolabili per decreto.
Per la prima parte del pomeriggio, sui due mega schermi ai lati del palco sotto il Pincio, scorrono in loop video promozionali con Alessandro Di Battista in veste di «tutor», che spiega ai cittadini come votare («Non cedete alla tentazione di scrivere insulti sulla scheda»). Rimane poco dell'antico folclore nel nuovo partito «istituzionale» di Luigi Di Maio, che punta al governo: «L'era dell'opposizione è finita», scandisce il leader. Sopravvivono gli attivisti del Movimento 5 Stelle Romania, in fondo alla piazza con uno striscione a sostegno di Roberta Lombardi, candidata presidente del Lazio. Accanto a loro, gli stand dove acquistare i gadget del Movimento. Gli slogan «onestà», malgrado i «furbetti» dei rimborsi venuti fuori nelle ultime settimane, sopravvivono. La folla scandisce la parola magica sventolando cartelli con la scritta «Luigi Di Maio presidente». Per gli organizzatori, gli ingressi nella piazza, blindata dai controlli all'entrata, sono ventimila. A occhio nudo, i partecipanti ai comizi conclusivi sembrano molti di meno. Per prima sale sul palco Virginia Raggi. La sindaca è accompagnata da Beppe Grillo. I big ci sono tutti. Grillo come di consueto parla alla fine, e ammette: «Può darsi che sia finito il periodo del vaffa». C'è anche il leader degli «ortodossi» Roberto Fico, rimasto ai margini della campagna elettorale. Davide Casaleggio lancia dal palco un palloncino rosso in ricordo del padre scomparso. «Grazie pres», dice Roberta Lombardi a Di Maio.
I 5 Stelle fanno la corte agli elettori di sinistra, scommettendo sul crollo del Pd. Per i grillini, il duello vero è con la coalizione di Silvio Berlusconi: «Al Sud sarà un testa a testa tra noi e il centrodestra. I cittadini non sprechino il voto a sinistra».
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