I migranti fuggono in massa. Prima è successo a Caltanissetta, poi a Porto Empedocle, dove in centinaia sono scappati dalla tensostruttura della protezione civile. Non si tratta di "una sciocchezza", secondo Luigi Di Maio, ma il tema dell'immigrazione "riguarda la nostra sicurezza, la sicurezza di ognuno di noi".
Dopo le vicende degli ultimi giorni, il ministro pentastellato ha pubblicato su Facebook un post, sul tema dell'immigrazione, diventato ancora più pressante a causa della pandemia da nuovo coronavirus che ha messo in ginocchio l'Italia: "Abbiamo visto morire i nostri cari, i nostri medici, donne, uomini e anche bambini. Abbiamo dovuto seguire regole ferree, ci siamo chiusi in casa, alcuni sono stati separati dalle proprie famiglie per settimane e settimane", scrive sui social. E aggiunge: "Tutti, in un modo o nell’altro, ci siamo sacrificati". Per questo, risulta ancora più difficile accettare che qualcuno, "incurante delle regole tutt'ora in vigore, pensi di andarsene in giro senza rispettare l’obbligo della quarantena". Non importa, secondo Di Maio, che si tratti di migranti o di cittadini italiani, perché il concetto è uguale: "Qui è una questione di salute pubblica. Il virus non è scomparso". Poi, sembra lanciare un appello all'esecutivo: "Lo Stato ha il dovere di occuparsi di questo genere di problemi".
Quanto accaduto a Caltanissetta non è una sciocchezza, anzi. In queste ore peraltro si aggiunge un’altra notizia di una...
Pubblicato da Luigi Di Maio su Lunedì 27 luglio 2020
Parole che, secondo un retroscena del Corriere della Sera, sarebbero espressione di un malcontento nell'esecutivo, frutto dello "schema" del premier Giuseppe Conte: "Al premier gli onori- sintetizza il quotidiano- ai suoi supporter gli oneri". Su alcuni temi, quindi, il presidente del Consiglio si mostrerebbe in prima linea, mentre su altri la tattica sarebbe quella di scomparire, come sembra successo per l'immigrazione. Per questo, Conte sarebbe ancora forte nei sondaggi. Ma il suo atteggiamento potrebbe far storcere il naso a qualche membro dell'esecutivo.
Secondo il retroscena del Corriere, infatti, le parole scritte su Facebook da Di Maio sarebbero rivolte proprio a Conte, nonostante il premier non venga mai citato. L'obiettivo, sarebbe duplice: "proteggere i voti rimasti dei Cinquestelle dall'Opa del Pd in vista delle Regionali e accendere i riflettori sul capo dell'esecutivo". Questa mattina, però, lo staff del ministro degli Esteri ha smentito i virgolettati attribuiti a Luigi Di Maio nel retroscena pubblicato sul Corriere della Sera: "Il ministro Di Maio sta lavorando h24, mettendosi a disposizione del presidente Conte e di tutto il governo per riuscire a fronteggiare questa crisi", sottolinea lo staff.
Sul tema dell'immigrazione, il governo sembra traballante anche secondo il retroscena del Messaggero, che rivela le insistenze del Pd sul premier affinché non allenti l'attenzione sul tema dei migranti. I dem, starebbero spingendo per rapidi interventi in mare, per evitare altre stragi, che potrebbero sollevare malumori nella popolazione. "Quello che sta accadendo in questi giorni dimostra il fallimento di una strategia di gestione dei flussi migratori concepita dal governo Gentiloni con Marco Minniti ministro dell'Interno e proseguita con il Conte 1 e il Conte 2", sostiene Matteo Orfini (Pd) in una intervista a Repubblica. E aggiunge: "Era abbastanza prevedibile l'aumento, d'estate, del numero degli sbarchi. Ma di fronte a numeri non enormi e tutto sommato gestibili, ci troviamo non attrezzati". Orfini critica il governo che, in tema di migranti avrebbe agito in modo inadeguato: "Ha emanato un vergognoso decreto di chiusura dei porti con la scusa del Covid".
Pressing sul governo anche da parte di Nicola Zingaretti, che in una nota commenta gli ultimi sbarchi: "Quanto sta avvenendo nel Mediterraneo sui flussi migratori era abbastanza prevedibile. Era chiaro da mesi che gli effetti dell'epidemia, anche dal punto di vista economico e sociale, avrebbero posto in forma inedita questo tema. Sono scenari che il Governo deve valutare con la più grande attenzione". Per questo, secondo Zingaretti, bisogna impegnarsi su più fronti: dall'accoglienza, al collocamento dei migranti, non solo in Italia, ma anche in Europa, alla presenza politica e "chiarezza nei confronti dei Paesi di partenza, a cominciare dalla difesa dei diritti umani, dalla ricostruzione della rete di accoglienza in Italia". Infine, il segretario dem incalza il governo: "Sono mesi che poniamo questi temi. Ora ribadiamo, occorre lavorare affinché il Governo urgentemente e nella sua interezza affronti in maniera adeguata questa complessa materia".
Così, oltre alle
pressioni dell'opposizione, ci sarebbe anche un parte della maggioranza a spingere il presidente Conte sul tema dell'immirazione e il rischio di tensioni interne all'esecutivo sembra essere dietro l'angolo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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