"Serve un cambio di passo, perché lo stallo non è più tollerabile". Così il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio ha assicurato ai genitori di Giulio Regeni, il ricercatore ucciso al Cairo nel 2016, il massimo impegno per scoprire la verità.
Ieri, Di Maio ha ricevuto alla Farnesina Paola e Claudio Regeni, genitori di Giulio, che da anni si battono per la verità e fanno pressioni sulle istituzioni perché si vada fino in fondo alla vicenda. Ora, il neo ministro degli Esteri assicura il massimo impegno da parte del governo italiano, che intende fare pressioni sul Cairo, per ottenere chiarimenti sull'omicidio del ricercatore.
Durante l'incontro con i genitori di Regeni, Di Maio ha riferito loro anche dell'incontro avvenuto con il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi, a margine dell'Assemblea generale dell'Onu a New York. Le autorità egiziane devono chiarire le responsabilità sull'omicidio di Giulio e spiegare come intendono arrestare gli assassini. Nonostante la volontà di un cambio di passo nei confronti dell'Egitto, per il momento sembra da escludere la possibilità di richiamare l'ambasciatore italiano dal Cairo, mossa che inasprirebbe ulteriormente i rapporti.
Intanto però, dal Cairo non arrivano notizie: non c'è stata alcuna risposta nelleno alla rogatoria della procura di sei mesi fa, che cercava riscontri nelle dichiarazioni di un testimone che sostiene di aver sentito un agente dei servizi segreyi egiziani raccontare di aver partecipato al sequestro
di Giulio. La testimonianza darebbe solidità all'ipotesi accusatoria: infatti, 5 agenti sei servizi sono stati inseriti nel registro degli indagati. Ma, da quel momento, l'Egitto ha interrotto ogni tipo di collaborazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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