Massimo Mallegni, senatore di Forza Italia, ne è certo: il centrodestra può fare molto meglio, a partire dalla trazione dei suoi candidati. Le amministrative aprono una riflessione interna alla coalizione sul da farsi. Per quanto Forza Italia, quando ha espresso candidature, abbia vinto. Il che vale pure per il prossimo giro, che non è tanto lontano: il prossimo anno si recheranno al voto bene venticinque capoluoghi. E il senatore originario di Pietrasanta indica tre parole d'ordine: moderazione, riconoscibilità e generosità.
Il centrodestra vince, come con Occhiuto e Di Piazza, se presenta candidati moderati. Una riflessione in merito
“La parte alternativa alla sinistra vince se si presenta sicuramente unita ma in particolare con candidati capaci e riconoscibili. La moda del civismo fine a se stessa non mi è mai piaciuta. Inoltre "trascinare" agli estremi il dibattito non aiuta il cittadino moderato e lavoratore, a scegliere i nostri candidati".
Anche in Toscana è andata bene...
"La Toscana di “Forza Italia” è andata bene, grazie all’impegno di tutti coloro che sono tornati a darci fiducia. Abbiamo lavorato molto e in un anno abbiamo moltiplicato quasi per cinque il nostro consenso andando ad eleggere molti sindaci e consiglieri comunali. Le persone se "non ti vedono" e "non ti sentono" non ti votano!".
Senatore Mallegni, quale formula politica in vista delle prossime amministrative? L'anno prossimo votano 25 capoluoghi...
"Questa è una bella domanda, noi in Toscana ne avremo alcune molto importanti, come Lucca e Pistoia, dove correremo per una riconferma (Pistoia, ndr) e la voglia di tornare a governare a Lucca. É chiaro che nella "città della Pantera" il candidato dovrà essere di area moderata, con esperienza e competenza. Non possiamo fare gli stessi errori che ci hanno portato alla sconfitta delle regionali del 2020".
Che centrodestra esce da questo giro? A Milano e Roma proprio non ha funzionato...
“Come ha detto il Presidente Berlusconi, il centrodestra é un valore. Aggiungo che, fino a quando lo abbiamo guidato noi, era anche vincente. Vede, la regola secondo cui "ho più voti e quindi decido io i candidati" non funziona. Le candidature vanno fatte con senso di responsabilità e non per mero calcolo di parte. Inoltre vi è un’altra cosa molto importante nella gestione della leadership: la generosità. Quando si "comanda", spesso si deve rinunciare a qualcosa a favore degli altri. Vedi Berlusconi quando, al suo massimo splendore, ha concesso alla Lega le Regioni del Nord per unire la coalizione".
Forse con i risultati c'entrano certe "carezze" date a fasce minoritarie, leggasi No Green Pass?
"Anche in questo caso, a mio avviso, la mia posizione è chiarissima. No all’obbligatorietà del Vaccino, ma ritengo essenziale che nei luoghi di lavoro, negli spazi comuni, teatri, cinema, stadi, scuole, ristoranti, aree meeting, ospedali e così via, il Green Pass debba essere obbligatorio senza se e senza ma!".
Mallegni, Forza Italia, invece, non ha dubbi neppure sul governo Draghi...
"É stato Silvio Berlusconi il primo ad indicare MArio Draghi come capo del governo, avendolo prima indicato come vertice di Bankitalia e poi della BCE.
Sosteniamo quindi convintamente questo governo anche perché i provvedimenti sul Covid e quelli economici e di sostegno alle imprese sono, di fatto, "farina del sacco" di Forza Italia. L’unica cosa è che il coinvolgimento del Parlamento dovrebbe essere maggiore. Altrimenti, a forza di votazioni di fiducia, si perde la centralità democratica".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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