Resta un giallo la scomparsa nel Messinese di Viviana Parisi, la 43enne di origini torinesi da tempo residente a Venetico (Messina), e del figlioletto Gioele di 4 anni, avvenuta lunedì mattina vicino Caronia. Perché si è allontanata a piedi nelle campagne circostanti l'A20 Messina-Palermo all'altezza di Torre del Lauro? Perché aveva mentito al marito Daniele Mondello, a cui aveva detto che si sarebbe recata nel centro commerciale di Milazzo per comprare un paio di scarpe al bambino e invece la sua auto è stata rinvenuta a una settantina di chilometri di distanza dalla meta? Sono le domande a cui stanno cercando di rispondere gli investigatori dell'Arma.
Le ricerche proseguono serrate con un importante dispiegamento di mezzi voluto dalla procura di Patti che ha aperto un'inchiesta. Gli investigatori, coadiuvati dalla task force per le ricerche di persone scomparse attivata dalla prefettura di Messina, non escludono nessuna pista, e ieri le ricerche sono state concentrate in due laghetti.
Viviana, che faceva la Dj come il marito e che dopo la nascita del figlio, come lei stessa scrive su Facebook, si era ritirata a vita privata, lontano dal resto del mondo, ma adesso voleva «riprendersi il suo passato» e in qualche modo tornare a vivere anche grazie al lavoro, si è allontanata a piedi lunedì mattina nelle campagne circostanti l'A20 Messina-Palermo, vicino alla galleria Pizzo Turda, a Caronia, subito dopo avere avuto un lieve incidente con un mezzo dell'Anas.
È scesa dalla sua Opel Corsa grigia, ha preso il figlio in braccio, ha scavalcato il guardrail e da quel momento di lei non si sa più nulla. «Ciao, Viviana, torna a casa. È stato un piccolo incidente, non ti succede niente, nè a te, nè al bambino, nè a me - è stato l'appello lanciato su Facebook dal marito Daniele Mondello -. Non puoi stare tutti questi giorni così senza soldi, senza niente. Torna a casa».
Ieri sono stati rinvenuti segni freschi di passaggio umano vicino a due laghetti nella boscaglia dell'ampia zona che è stata battuta palmo a palmo dalle squadre di ricerca coadiuvate dalle unità cinofile, con la presenza di cani molecolari capaci di fiutare anche le tracce più flebili, e da un elicottero dei vigili del fuoco che ha sorvolato la zona. Sono stati setacciati 60 ettari di territorio e sono stati utilizzati due droni. I sommozzatori dei vigili del fuoco si sono immersi nei laghetti che sono stati scandagliati temendo un gesto estremo. Il sentiero vicino al punto in cui Viviana è stata vista allontanarsi a piedi con Gioele conduce proprio ai due specchi d'acqua.
I giorni passano e la paura cresce, anche alla luce delle testimonianze che riferiscono di una Viviana molto preoccupata durante il periodo del lockdown, perché aveva molta paura di essere contagiata dal coronavirus e che si ammalasse il suo Gioele, al punto che sarebbe stata accompagnata in ospedale dove le sarebbe stato certificato questo stato d'ansia. Ma nessuno si dà per vinto, perché Viviana amava tanto il suo bambino e potrebbe aver cercato di metterlo al sicuro, lontano dal mondo. Però non ha portato con sé né i documenti, né il cellulare né il portafoglio, per cui non si sa come potrebbe fare a procurarsi da vivere.
Le squadre di ricerca hanno perlustrato anche dei casolari disabitati, ma di Viviana e Gioele nessuna traccia.
Per capire cosa possa essere scattata nella mente di Viviana, gli investigatori hanno scandagliato la sua personalità attraverso le testimonianze, soprattutto dei familiari più stretti, a cominciare dal marito Daniele e hanno anche preso in considerazione le frasi su Fb che raccontano di una donna che dopo il parto aveva avuto sì qualche fragilità, ma voleva ricominciare a vivere.
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