"Non siamo in guerra con l’Italia". Lo dice il presidente della Commissione Ue dopo la bocciatura da parte di Bruxelles della manovra italiana. Jean-Claude Juncker esorta a non "drammatizzare" i botta e risposta di fuoco fra l'Unione europea e l'Italia a seguito della bocciatura. "Siamo con l'Italia se l'Italia è con noi", continua.
Juncker, quindi, durante la conferenza stampa in occasione del vertice del G20 a Buenos Aires ha sottolineato che "stiamo facendo progressi" con l'Italia. Il nodo sul tavolo, infatti, è l'ipotesi di una procedura d'infrazione per violazione della regola di riduzione del debito. "Ho incontrato il premier Conte a Bruxelles e lo incontrerò ancora qui - ha aggiunto Juncker, in conferenza stampa dal G20 di Buenos Aires -. L'atmosfera è buona, stiamo facendo progressi". Dice. Ora.
Anche Giuseppe Conte e Giovanni Tria si dicono ottimisti per i possibili risvolti futuri e sul destino dell'Italia. "Con Juncker ci siamo visti stamattina" durante l'incontro dei paesi europei, "ci siamo abbracciati e ci siamo detti che, come programmato, ci incontreremo in una pausa dei lavori per continuare la nostra interlocuzione". Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a margine del G20. E in questo clima di maggior fiducia, si aggiunge anche il commissario agli Affari economi Pierre Moscovici.
Moscovici spiega che il tono delle trattative "è cambiato" pur sottolineando che ora servono "azioni decisive". "Laddove c'è volontà, c’è modo" di trovare una soluzione, replica Moscovici a chi gli chiede se è ancora evitabile la procedura d'infrazione per l'Italia.Ora, manca solo la conferma: dalle parole ai fatti.
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