La maratona della Merkel contro il virus: cene a Natale, niente feste a Capodanno

Piglio deciso, ma senza allarmismi. La Cancelliera parla al Paese. "Usiamo il buon senso. Test e cure migliori, vaccino in arrivo"

La maratona della Merkel contro il virus: cene a Natale, niente feste a Capodanno

La gara di Angela Merkel contro la pandemia non è uno scatto ma una maratona. Una settimana fa, quando ha annunciato il nuovo «lockdown light» chiudendo cultura, gastronomia, svaghi ed eventi pubblici per tutto il mese di novembre lasciando scuole e asili aperti, la cancelleria aveva promesso un aggiornamento «fra due settimane». Ma nel giorno in cui le nuove misure di distanziamento sociale sono entrate in vigore, la cancelleria tedesca è tornata a spronare i tedeschi a sorpresa: «Se ci comporteremo con buon senso, potremo permetterci più libertà a Natale». Ma attenzione, ha aggiunto, non si tratta di «tenere duro» solo per un mese: «Abbiamo di fronte a noi quattro lunghi mesi invernali, e la luce in fondo al tunnel è abbastanza lontana». Così se i tedeschi potranno forse mangiare l'oca al forno accanto al Tannenbaum in famiglia come da tradizione natalizia, «io non credo che ci potranno essere grandi feste di Capodanno», ha proseguito la leader cristiano democratica.

Merkel non ha paura di raccontare ai tedeschi la verità ma i suoi toni non sono mai allarmistici neppure quando dà brutte notizie. Così, mentre ha ricordato che «i nuovi contagi sono triplicati nel giro di 14 giorni» e il numero di malati in terapia intensiva è raddoppiato, la cancelleria ha aggiunto che rispetto alla scorsa primavera «oggi disponiamo di test rapidi per le persone più a rischio e di farmaci più efficaci» mentre le prospettive per i vaccini «sono positive». Toni molti diversi da quelli impiegati dal premier britannico Boris Jonhson, che ha chiuso la Gran Bretagna «altrimenti i morti raddoppieranno». E se il nuovo lockdown tedesco, ancorché parziale, è duro da digerire soprattutto per gli operatori dei servizi sbarrati per decreto, il governo di grande coalizione ha indorato la pillola staccando un altro assegno da 10 miliardi di euro. Una settimana fa, quando la possibile chiusura dei servizi per la gastronomia era solo un'ipotesi, le associazioni di categoria hanno scritto una lettera di fuoco alla cancelleria ricordando che un terzo dei 245mila ristoratori in Germania è a rischio chiusura. Nel suo stile pragmatico, lei ha risposto permettendo le vendite da asporto e le consegne domicilio. Ma soprattutto il suo governo ha promesso ai ristoratori il rimborso del 75% di quanto perso a novembre 2020 rispetto a quanto fatturato nello stesso mese del 2019. E ieri la stessa cancelliera ha promesso aiuti al settore culturale. «Intendiamo aiutare in modo non burocratico chi è colpito dalle chiusure».

Sicura di sé, Merkel non ha neppure escluso nuove misure restrittive se i numeri della pandemia lo renderanno necessario. La ragione? Ineccepibile. «Sapete che ho studiato fisica, e ovviamente assegno molto peso al consiglio degli scienziati». Trattati con chiarezza e rispetto, i tedeschi sembrano apprezzare lo stile di governo della cancelleria.

Secondo l'ultima rilevazione condotta da Forsa per Rtl il 50% dei tedeschi sostiene le nuove misure volute dal governo mentre un altro 16% sostiene che il lockdown potrebbe persino essere inasprito per meglio combattere la pandemia.

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