Il mare e il Roya restituiscono cinque corpi in Liguria

Grave anche la situazione in Piemonte, dove il governatore Cirio chiederà lo stato d'emergenza

Il mare e il Roya restituiscono cinque corpi in Liguria

Mare e laghi continuano a restituire i corpi delle vittime del maltempo, mentre in Piemonte, Liguria e Lombardia si contano i danni. Ieri mattina i vigili del fuoco alle 11 avevano già compiuto 2500 interventi per allagamenti, smottamenti, frane e salvataggi di persone inizialmente date per disperse.

Nel primo pomeriggio cinque cadaveri sono stati ritrovati in in Liguria, tra Sanremo e Ventimiglia. Due corpi si trovavano nelle acque antistanti la località Tre Ponti di Sanremo tra i detriti della mareggiata e dei temporali delle ultime ore. A notarlo un poliziotto che stava facendo jogging e ha dato l'allarme. Il terzo, invece, era sulla spiaggia a Ventimiglia. Non si esclude possa trattarsi di persone scomparse durante l'ultima ondata di tempo brutto in Francia. Poco più tardi il fiume Roya, in località Trucco, frazione di Ventimiglia, ha reso un terzo corpo.

Una quarta vittima è giaceva lungo la costa, a Santo Stefano Al Mare, nell'imperiese. E poco più tardi, si sono spente le speranze di trovare vivo il malgaro trascinato dal torrente Vermenagna in piena, recuperato in territorio francese, nei pressi del Colle di Tenda. Il fratello della vittima era riuscito a mettersi in salvo insieme a quattro vigili del fuoco francesi.

Ma è anche possibile, vista la direzione delle correnti in mare e il livello dell'acqua del fiume, che possano essere i cadaveri di persone che hanno perso la vita nella parte francese della valle Roya, spinti verso la costa ligure.

Nessuna traccia, invece, del cacciatore bresciano di 77 anni scomparso due giorni fa nel pavese dopo l'esondazione del fiume Sesia, nel comune di Palestro. I vigili del fuoco lo stanno cercando, dopo aver portato in salvo diverse persone rimaste isolate nel Comune di Candia Lomellina, colpito dalla stessa esondazione. A Pavia è proseguito il monitoraggio del livello idrometrico del Po e del Ticino, in prossimità del Ponte della Becca, punto di confluenza tra i due fiumi. La giornata è stata scandita da una incessante serie di salvataggi, come quello di 17 persone che erano rimaste isolate alla frazione Sant'Antonio di Corteno Golgi, in alta Vallecamonica (Brescia).

I danni più gravi in Piemonte, dove il governatore Alberto Cirio chiederà lo stato di emergenza, si sono registrati nella Valle Tanaro, a Limone, al confine con la Francia, nella zona del Sesia, di Vercelli di Borgomanera, in alcune zone del Vco e del novarese. Alle 17, durante un nuovo temporale, una grossa frana si è abbattuta in località Camisanca sulla strada provinciale della Val Bognanco, a Ossola. E temendo che Poichè la grossa abbia coinvolto persone o automobili, le forze dell'ordine hanno lavorato senza sosta con l'impiego delle unità cinofile.

In Val d'Aosta a causa del crollo del ponte di Gaby sulla SR 44, la strada è rimasta chiusa mentre in Liguria è continuato il lavoro per fronteggiare i danni e la Protezione civile ha inviato il Genio dell'Esercito a Triora, rimasta isolata dopo una frana, per ripristinare la viabilità della provinciale.

Allerta gialla a Milano, dove il Comune ha attivato il monitoraggio dei livelli idrometrici dei fiumi Seveso e Lambro, mentre Adige e Tagliamento sono sorvegliati speciali in Veneto. Allerta arancione, infine, nell'intero Nordovest della Toscana.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica