A Natale vince la tradizione: il panettone, i ritrovi familiari, i regali inutili, i film immancabilmente trasmessi dalle tv in cerca di ascolti facili. E, dall'anno scorso, le regole di distanziamento e i consigli degli infettivologi e dei politici perché quelle di fine anno non siano le feste del contagio. Vediamo ciò che è vietato, sconsigliato e consentito nelle due settimane più attese dell'anno.
COLORI.
Attualmente ci sono tre regioni in giallo (Friuli-Venezia Giulia, Alto Adige e Calabria) che diventeranno sette da domani (con l'aggiunta di Liguria, Marche, Trentino e Veneto). Rischiano di andare in giallo subito dopo Natale la Lombardia (che ieri ha superato il 10 per cento delle terapie intensive ed è «appesa», salvo aumento di posti letto disponibili, a 49 ricoveri in area non critica), il Lazio e l'Emilia-Romagna. Il passaggio da bianco a giallo non cambia granché, in realtà: obbligo di mascherina per tutti anche all'aperto e, per i non vaccinati, divieto di sedere all'interno di bar e ristoranti, di andare al cinema, al teatro, allo stadio e in discoteca. Cambierebbe molto con l'arancione ma nessuna regione è attualmente a rischio.
CENONE PER POCHI.
Non c'è nessuna regola, ma una grande quantità di raccomandazioni che ci arrivano dagli scienziati. Il primo consiglio è quello di evitare i cenoni e i pranzi troppo affollati, soprattutto se a ritrovarsi sono persone che, pur essendo parenti, appartengono a nuclei familiari che non si frequentano abitualmente. È un'illusione infatti pensare che di un cugino o di un nipote ci si possa fidare più che di un estraneo. Il numero di persone massimo consigliato dagli scienziati è di sei, pochi per le tradizioni italiane ma abbastanza per trascorrere dei momenti di allegria.
MASCHERINE.
Chi non volesse rinunciare a raduni numerosi dovrebbe cercare di indossare la mascherina il più a lungo possibile, togliendola solo per il tempo strettamente necessario per mangiare e bere. Sconsigliatissimi baci e abbracci e contatti troppo ravvicinati.
NONNI E NIPOTI LONTANI.
Naturalmente chi ha sintomi farebbe bene a isolarsi anche se vaccinato, mentre gli altri prima dovrebbero sottoporsi a un tampone, che non garantisce ma rassicura. Sconsigliato il buffet, meglio il tradizionale servizio al tavolo. Meglio evitare che anziani e bambini abbiano contatti ravvicinati, soprattutto se i piccoli non sono vaccinati. Preparare tavoli separati sarebbe l'ideale. Importante anche arieggiare gli ambienti (malgrado il freddo) e prestare attenzione all'igiene delle mani.
SPOSTAMENTI.
In zona bianca e in zona gialla non ci sono limiti alla circolazione delle persone entro i confini, salvo ovviamente la necessità di avere il green pass per salire su un treno o su un aereo. In caso di viaggi all'estero, invece, meglio controllare le regole in vigore nel Paese di destinazione sulla pagina www.viaggiaresicuri.it della Farnesina, tenendo conto che le regole cambiano in continuazione. Al rientro in Italia obbligo di tampone anche da vaccinati e compilare il Plf (il Passenger locator form). Per i non vaccinati c'è la quarantena.
IMPIANTI SCIISTICI.
Nelle regioni in zona bianca e in zona gialla per andare a sciare serve il Green pass base, con
il quale si può acquistare lo skipass. La certificazione verde non è necessaria per gli impianti all'aperto. In zona arancione le piste da sci sono aperte sono ai possessori diGreen pass rafforzato (vaccinati e guariti).
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.