Mattarella parla all'Onu e inchioda Putin. "Mosca ha riportato la guerra in Europa"

Il discorso al Palazzo di vetro: "Vogliamo una soluzione pacifica che non premi l'aggressore". Dal capo dello Stato un "no" secco alle operazioni militari a Rafah

Mattarella parla all'Onu e inchioda Putin. "Mosca ha riportato la guerra in Europa"
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Pace in Ucraina, de-escalation in Medio Oriente, sviluppo dell'Africa, impegno italiano per un mondo più giusto e sicuro. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dal podio delle Nazioni Unite tocca tutti i punti caldi dell'agenda internazionale. Il capo dello Stato nel discorso davanti all'Assemblea generale durante la sua visita al Palazzo di Vetro ha ringraziato per l'opportunità «di potermi rivolgere a voi in quest'aula, luogo simbolico dell'incontro delle volontà dei popoli». «Spinte vetero-nazionalistiche, pulsioni neo-imperialiste se non neo-colonialiste, competizione tra potenze in luogo di cooperazione, ripropongono una polarizzazione del sistema internazionale che nuoce alla libertà e alla parità delle relazioni tra gli Stati e i popoli e mette a rischio la pace. È più importante che mai, allora, rafforzare le istituzioni multilaterali, a cominciare dalle Nazioni Unite», ha detto Mattarella. Parlando dell'invasione russa dell'Ucraina, ha sottolineato che «contraddice le ragioni fondanti dell'Onu ed è ancora più grave in quanto proveniente da uno dei Paesi su cui ricadono maggiori responsabilità nella comunità internazionale, in quanto membro permanente del Consiglio di Sicurezza». Mosca «si è assunta la grande responsabilità di avere riportato la guerra nel cuore del continente europeo», ha continuato, precisando che uno Stato, per quanto potente e dotato dell'arma nucleare, non può pensare di poter violare senza sanzioni principi come sovranità, integrità territoriale e indipendenza di un altro Paese. E l'Italia è fortemente impegnata «per trovare una soluzione pacifica» che tuttavia «non premi l'aggressore, perché creerebbe un pericoloso precedente». Rispetto al conflitto in Medio Oriente, invece, il capo dello Stato ha ricordato l'importanza di continuare a finanziare l'Unrwa (l'agenzia Onu per i profughi palestinesi), e ha affermato di unirsi «all'appello del segretario generale Antonio Guterres affinché siano evitate operazioni militari a Rafah per la drammaticità delle conseguenze che potrebbero avere sui civili». Il presidente ha ribadito la volontà dell'Italia di perseguire la soluzione dei due Stati, in una dinamica che garantisca anche la sicurezza di Israele. Nel suo discorso Mattarella ha parlato pure di Africa, ricordando il lancio del Piano Mattei: «L'Italia guarda con profondo interesse alla promozione di un partenariato paritario ampio e articolato con i vari Paesi, nella consapevolezza che lo sviluppo del continente rappresenta un interesse comune all'Europa e un pilastro essenziale per affrontare con successo le numerose sfide del presente». Il presidente della Repubblica ha ribadito che «l'obiettivo del multilateralismo ha rappresentato il pilastro fondamentale della nostra politica estera», parole pronunciate anche dal segretario generale Guterres, secondo cui l'Italia «è un partner esemplare dell'Onu», e ha «sostenuto i nostri sforzi di riforma e Nazioni Unite più inclusive».

«Le grandi sfide transnazionali che dobbiamo affrontare, il moltiplicarsi di conflitti regionali suscettibili di estendersi, lungi dal mettere in discussione il ruolo dell'Onu, ne mettono in evidenza il carattere indispensabile, cruciale, a servizio dell'umanità. Servono Nazioni Unite sempre più rappresentative ed efficaci», ha detto Mattarella, ribadendo il supporto dell'Italia alla riforma dell'organizzazione.

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