Sergio Mattarella lancia un "j'accuse" contro il veto all'accoglienza posto da parte di alcuni Paesi dell'Unione europea nei confronti dei numerosi profughi provenienti dall'Afghanistan.
Il presidente della Repubblica Italiana ha aperto quest'oggi i lavori del quarantesimo seminario di Federalisti Europei, in occasione dell'ottantesimo anniversario del Manifesto di Ventotene, poco dopo aver deposto una corona sulla tomba di Altiero Spinelli. Rispondendo ad una specifica domanda sul tema immigrazione, il capo dello Stato si è lasciato andare ad una esplicita accusa nei confronti di tutti quei Paesi appartenenti all'Unione europea colpevoli, secondo lui, di non aver dato piena e totale disponibilità ad accogliere i profughi afghani."In questi giorni una cosa appare sconcertante e si registra nelle dichiarazioni di politici un po’ qua e là in Europa", ha affondato Sergio Mattarella davanti ai microfoni. "Esprimono grande solidarietà agli afghani che perdono libertà e diritti, ma 'che restino li', non vengano qui perché non li accoglieremmo. Questo non è all’altezza dei valori della Ue".
Qualunque scelta sia diversa dall'accoglienza, quindi, secondo il presidente della Repubblica Italiana è assolutamente esecrabile.
I toni critici proseguono anche nel momento in cui viene presa in esame la gestione della situazione in Afghanistan, che "ha messo in evidenza la scarsa capacità di incidenza dell'Unione europea, totalmente assente negli eventi". È dunque l'occasione giusta, ancora una volta, per parlare della possibilità di creare uno strumento comunitario unico di gestione della politica estera e della difesa, che possa andare anche oltre la Nato. "È indispensabile assicurare subito gli strumenti di politica estera e di difesa comune", commenta infatti il capo dello Stato. "La Nato è importante ma oggi è richiesto che l'Unione europea abbia una maggiore capacità di presenza nella politica estera e nella difesa. Questa prospettiva è importante anche per gli Stati Uniti".
Per quanto riguarda, ancora, il tema immigrazione, Mattarella ha così
concluso il proprio intervento:"L'Ue deve avere una voce unica, deve avere un dialogo collaborativo con altre parti del mondo come l'Africa per non essere travolti da un fenomeno che può diventare ingovernabile".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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