Nuova maturità, con nuove regole da seguire. A partire dell'anno prossimo. Da oggi, tutti i quadri di riferimento per la predisposizione e lo svolgimento degli scritti del nuovo esame sono disponibili sul sito del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Che farà debuttare il nuovo regolamento a giugno 2019, con le regole previste dal decreto 62 del 2017. E che, principalmente, consisteranno in due scritti invece di tre, l'eliminazione della terza prova, elaborata dalle commissioni, e una conseguente maggiore attenzione alle prime due prove, predisposte a livello nazionale. I quadri, diffusi dal ministero, sono stati concepiti da esperti delle varie discipline, che hanno contribuito anche alla loro stesura. Tutto, quindi, cambia. Dalla composizione della traccia del Liceo classico al numero di quesiti proposti allo Scientifico.
La prima prova
I cambiamenti riguardano, subito, la prima prova. Perché, come già anticipato, non sarà più previsto il tema di storia e le tracce saranno sette, riferite a tre tipologie di prove: due anziché una per l’analisi del testo, che verterà su argomenti dall’Unità d‘Italia in poi,k tre per il nuovo tema argomentativo che sostituirà il saggio breve e due per il tema di attualità.
La "nuova" versione al Classico
Ai licei classici sarà proposto un testo in prosa corredato da informazioni sintetiche sull'opera, preceduto e seguito da parti tradotte per consentire la contestualizzazione della parte estrapolata. Fino a questo momento, la versione veniva preceduta da qualche riga introduttiva. Ma saranno aggiunti tre quesiti relativi alla comprensione e interpretazione del brano e alla collocazione storico-culturale. Da tempo, studiosi e filologi classici avevano richiesto l'ipotesi di un test più ampio rispetto alla sola traduzione. Il Ministero, secondo quanto previsto dalla nuova normativa, potrebbe scegliere una prova mista, che inserirebbe sia il latino che il greco.
Cosa cambia allo Scientifico
Per quanto riguarda lo Scientifico, la struttura della prova prevede la soluzione di un problema a scelta del candidato tra due proposte e la risposta a quattro quesiti su otto (da poter scegliere, ovviamente). E, come per il classico, anche in questo caso la prova potrebbe riguardare entrambe le discipline caratterizzanti, cioè la matematica e la fisica. Ma la decisione del ministero si conoscerà soltanto a gennaio.
La prova orale
Prenderà il posto della tesina l'alternanza scuola-lavoro, nonostante sia stata dimezzata nel suo monte orario per volontà dell'attuale ministro Marco Bussetti. Una nota del Miur chiarisce, infatti, che gli studenti dovranno esporre, con una relazione o un elaborato multimediale, le proprie esperienze svolte in campo lavorativo. Inoltre, il colloquio dovrà accertare anche le conoscenze e le competenze maturate nell'ambito delle attività di "Cittadinanza e Costituzione".
Le prime simulazioni a dicembre
Docenti e studenti potranno iniziare a esercitarsi con le simulazioni a partire da dicembre. Il Miur, infatti, tra poche settimane metterà a disposizione tracce-tipo di prova.
Per la prima volta, il dicastero dedicato all'istruzione, proporrà anche delle apposite griglie di valutazione, estese a livello nazionale, che consentiranno alle varie commissioni di garantire un maggior grado di equità e omogeneità.
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