Il metodo dietro Fanpage tra inchieste flop e misteri

La precedente indagine sulla "lobby nera" finita nel nulla. L'infiltrata e i rapporti col sito filo-Russia

Il metodo dietro Fanpage tra inchieste flop e misteri
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Dalla Lobby nera alla Gioventù meloniana. C'è Fratelli d'Italia e c'è un giornalista che si infiltra nel partito. È il metodo Fanpage. Smentito dai giudici nel primo caso, con l'archiviazione dell'inchiesta partita dopo la prima impresa del team Backstair della testata online diretta da Francesco Cancellato. Ora Fanpage è finita al centro dell'attenzione dopo le attenzioni dedicate a Gioventù Nazionale, i giovani di Fdi. Anche qui il sistema è quello del «giornalismo sotto copertura». Una tecnica lodata dal direttore Cancellato e anche dal presidente dell'Ordine dei Giornalisti Carlo Bartoli. Eppure restano i dubbi. Espressi dal centrodestra, certo. Ma pure, a taccuini chiusi, da alcuni cronisti vicini alla sinistra. Sì perché Fanpage si infiltra. Nei partiti e nei giornali. Come Nazione Futura, la rivista conservatrice edita da Francesco Giubilei. «L'inchiesta nasce infiltrando una persona nella redazione di una rivista, Nazione Futura. Chiedo ai colleghi editori e ai giornalisti: si può infiltrare una persona in un altro giornale?», si chiede Giubilei sui social. Infatti tutto nasce nell'autunno scorso, quando la giornalista Selena Frasson si presenta a Nazione Futura, chiedendo di collaborare. Il problema è che mostra delle credenziali false. Un'altra identità. Invia un curriculum alla rivista. Il suo nome? Serena Frison. Da qui i dubbi sulla legalità dell'operazione. Frasson, classe 1996, è una ex allieva dell'ultimo biennio della Scuola di Giornalismo dell'Università Cattolica di Milano. Il suo nome non compare ancora nell'elenco dei giornalisti professionisti sul sito dell'Albo nazionale dell'Odg. Complice l'età, sono poche le esperienze professionali dell'infiltrata di Fanpage. In una bio rintracciabile sul web, si legge che l'intrepida cronista di Fanpage è stata folgorata sulla strada del giornalismo grazie alla redazione di Antimafia Duemila. È insieme a loro che «capisce quale direzione vuole dare al suo percorso». Lecito ipotizzare che si tratti della stessa Antimafia Duemila che strizza l'occhio alla Russia di Vladimir Putin e ospita sul suo sito riflessioni postume di Giulietto Chiesa (nella foto), il demiurgo del complottismo.

Il 27 giugno, dopo l'ennesima nottata di bombe russe sull'Ucraina, Antimafia Duemila decide di pubblicare un pezzo che flirta con i complottisti. Ecco il titolo: «La grande finanza all'assalto dell'Ucraina: Blackrock finanzia la guerra e si compra il Paese». Dopo l'attentato dell'Isis a Mosca, il 26 marzo scorso, il giornale online rilanciava un vecchio video di Chiesa. Questa la tesi: «Dietro l'Isis ci sono l'Occidente e il Qatar». Sempre colpa della Nato e degli Usa. Frasson poi a settembre 2023 passa a Fanpage. Si infiltra subito, prima in Nazione Futura, dunque in Gioventù Nazionale.

Un metodo che ha portato alla ribalta Fanpage. Giornale che nasce a Napoli, edito dalla casa editrice Ciaopeople, che si occupa, tra gli altri, anche dei contenuti del gruppo comico partenopeo The Jackal. Durante la direzione di Francesco Piccinini, considerato vicino al M5s, Fanpage ha realizzato un'inchiesta undercover sulla gestione dei rifiuti in Campania, Bloody Money, che aveva portato alla messa sotto inchiesta per corruzione di Roberto De Luca, ex assessore comunale a Salerno, figlio del governatore Vincenzo. De Luca Jr. ,a settembre 2019, è stato archiviato.

Proprio come l'europarlamentare di Fdi Carlo Fidanza, al centro di Lobby Nera, altra inchiesta sotto copertura. La Procura di Milano, a febbraio, ha archiviato Fidanza e gli altri esponenti politici coinvolti, accusati di finanziamento illecito ai partiti e riciclaggio.

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