"Mi si nota di più se mi lascio?"

Forse temono di essere tacciati di pigrizia. Un po' come quelli che escono a cena e non postano le portate nei piatti

"Mi si nota di più se mi lascio?"
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Forse temono di essere tacciati di pigrizia. Un po' come quelli che escono a cena e non postano le portate nei piatti. Un amore che duri troppo a lungo denota mente spenta, impossibilità di scelta, colpevole rassegnazione. È rimanere impigliati nella stessa moda fuori tempo massimo. Senza accorgersi che fuori, nel frattempo, la vita dei pantaloni si è alzata, le t-shirt si sono accorciate, le spalline sono tornate imbottite, il marito (o la moglie) di dieci anni prima è uscito perfino dallo stand delle occasioni. Se si guardano gli amori con lenti-noia, è inevitabile che venga voglia di cambiarli. Tenersi lo stesso consorte il più a lungo possibile è roba da piccolo borghesi, i vip si separano: più in fretta possibile, più volte possibile. Perché se gli addii fanno male, quelli mancati rovinano la vita. Come lasciare in vetrina l'ultimo modello di qualunque cosa. Paolo Bonolis (foto) è tornato a parlare della separazione dalla moglie, Sonia Bruganelli, tra Fedez e Chiara Ferragni è così finita che c'è voluta una nuova canzone per dirlo (Sexy Shop, che il rapper ha fatto in collaborazione con Emis Killa), gli apparentemente inossidabili Claudio Amendola e Francesca Neri si sono già risistemati con nuovi partner, Ilary Blasi e Totti hanno tenuto in ostaggio l'Italia con la loro separazione. E poi: Melissa Satta e Matteo Berrettini, Alessandra Mastronardi e Gianpaolo Sannino, Tiziano Ferro e Victor Allen, Elisabetta Canalis e Brian Perri, Belen e un sacco di gente.

Guai a farsi beccare nella bonaccia di una relazione lunga. I vip si mollano. Perché hanno un metabolismo sentimentale più gagliardo della gente comune e l'accesso al privé del mondo in cui pescare di continuo nuovo materiale da infatuazione.

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