Campiglia Marittima, comune del Livornese, 6 del mattino: un extracomunitario è intento a preparare legna per cucinare il suo pasto. Una donna gli grida contro, perché l'animale adagiato sulla brace è nientemeno che un gatto. Se fossimo in Cina o in qualche Paese sottosviluppato, probabilmente la scena sarebbe passata inosservata, ma siamo in Italia, nazione civile in cui mangiare animali da compagnia è vietato dalla legge. Il video, fatto da un passante, è stato postato su Facebook e nel giro di breve tempo è diventato virale. La donna, che a più riprese gli ha gridato contro, dicendogli di vergognarsi, a quanto pare ha chiamato le forze dell'ordine, così il migrante è stato arrestato dai carabinieri di Piombino. «Tu hai i soldi - ha detto l'extracomunitario alla donna - io ho fame». Mentre lei gli faceva notare un pacchetto di sigarette appoggiato poco distante. «Quelle non le compri se hai fame, povero animale», ha proseguito la signora. Una scena raccapricciante, anche perché la povera bestiola pare sia stata prima uccisa proprio dal soggetto che è ospite di un hotel e rientrerebbe nel programma di accoglienza della Regione, tanto osannato dal presidente dem Enrico Rossi. «Una scena sconvolgente - ha scritto su Facebook il leader della Lega Matteo Salvini - , crudele e mostruosa. Mi dicono che il delinquente sarebbe stato arrestato, spero venga confermato. Si merita galera e, se immigrato irregolare, espulsione, non lo vogliamo rivedere in giro». Commento duro anche da parte della candidata alla Regione per il Centrodestra Susanna Ceccardi: «Lo shock di una signora, le sue urla disperate per cercare di fermare un immigrato che arrostisce un povero gattino davanti a tutti. Ma come si può arrivare a tanta crudeltà? È questo il sistema di accoglienza della Regione Toscana? Questa non è integrazione». Presa di posizione anche della presidente dell'Osservatorio sostegno vittime, Elisabetta Aldrovandi: «Non deve passare il messaggio che si tratta di una cultura diversa.
Mangiare cani o gatti è un comportamento non accettabile nella nostra società». E le associazioni animaliste attaccano: «Se si continua così oltre ai gatti arriveremo al cannibalismo». I frutti della politica dell'accoglienza dei buonisti che sull'episodio, gravissimo non hanno proferito parola.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.