Se Angelino Alfano fa il pompiere, Matteo Renzi invece lancia l'allarme. Il pomo della discordia è il flusso di migranti. Il ministro dell'Interno ha dichiarato: "Leggo di collassi nell'accoglienza perdippiù attribuiti a un non meglio identificato Viminale. Macché collasso! La macchina organizzativa dei soccorsi e dell'accoglienza sta funzionando e noi la stiamo supportando con tutta la forza e l'energia necessaria. Tutto funziona meglio quando troviamo, ed accade sempre più spesso, i sindaci che danno una mano e proprio per questo sono fiducioso che l'accordo con l'Anci possa funzionare al meglio e al più presto".
Insomma, per Alfano non c'è nulla di cui preoccuparsi. Non è dello stesso avviso Matteo Renzi che sembra aver cambiato idea sulla questione. "O blocchiamo l'afflusso entro il marzo 2017 o l'Italia non riuscirà più a reggere quello che è successo quest'anno", ha avvertito il presidente del Consiglio alla registrazione della puntata di Porta a Porta che andrà in onda questa sera su Rai1.
Renzi poi parlando della trattativa con l'Unione Europea ha spiegato: "C'è da mettere il veto. Noi mettiamo i soldi se in cambio degli oneri ci sono gli onori. I soldi non passano attraverso i muri.
Sai che c'è? Che se non ci aiutate, non mettiamo più i soldi. Il governo Monti ha stabilito che diamo 20 miliardi e ne riceviamo 12, ma se Ungheria, Slovacchia ci fanno la morale sui nostri soldi e poi non ci danno una mano sui migranti non va bene".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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