Luigi de Magistris alza i toni dello scontro. E insulta. "Chi si gira dall’altra parte o mette una ruspa sulla maglia - accusa il sindaco di Napoli - è complice di un genocidio del terzo millennio dal punto di vista morale, politico e istituzionale". Un attacco violentissimo che lascia a bocca aperta, specie in un momento storico in cui l'emergenza immigrazione rischia di scollare ulteriormente i cittadini dalla politica.
De Magistris riaccende la polemica aperta ieri con il leader della Lega, Matteo Salvini, sull’accoglienza degli immigrati. Davanti alle immagini di "persone morte all’interno di un tir o di un corpo incastrato nel motore di un’auto", accusa De Magistris, c’è "innanzitutto il dovere morale e umano di accogliere», poi «vengono le richieste al governo, che ci ha lasciati soli, e all’Ue che ha lasciato sola l’Italia". L'ex pm accusa Salvini di "strumentalizzare un tema così delicato per crescere politicamente". "Da persona furba - spiega - non lo fa più contro i meridionali per assurgere a politico di levatura nazionale, bensì contro gli immigrati".
Ma per il sindaco di Napoli, il leader del Carroccio "non può crearsi una nuova verginità dopo essere stato per tre mandati al Parlamento europeo e al governo con Bossi quando questi è stato travolto da guai giudiziari". Napoli, dunque, "continuerà ad accogliere con grande cuore e solidarietà, anche senza risorse".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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