Si rafforza l'ipotesi secondo cui Sandro Mugnai, il 53enne che sparò al vicino intento a distruggergli casa a bordo di una ruspa, avrebbe agito per legittima difesa. La perizia depositata in procura ad Arezzo ha confermato che i colpi di benna rischiavano di far crollare l'abitazione, mettendo a rischio la vita di sette persone
Il retroscena sulla lite ad Arezzo: Sandro Mugnai aveva aiutato Gezim Dodoli poche ore prima di ucciderlo. Si attende la perizia balistica per l'eventuale conferma della legittima difesa
Presso l'ospedale di Siena si è svolto l'esame autoptico sulla salma del cinquantanovenne albanese centrato da quattro colpi di carabina esplosi dal vicino di casa, mentre distruggeva l'abitazione di quest'ultimo a bordo di una ruspa. Lunedì si svolgerà la perizia balistica, mentre la famiglia del cinquantatreenne che ha sparato è rimasta di fatto senza più una casa: troppo gravi i danni assestati all'edificio
Emergono ulteriori indizi a favore di Sandro Mugnai, il cinquantatreenne incensurato che sparò (uccidendolo) il dirimpettaio albanese che stava distruggendogli casa con una ruspa
Il fabbro aretino lo scorso 5 gennaio ha ucciso il vicino albanese prima che quest’ultimo, alla guida di una ruspa, iniziasse ad abbattere l’abitazione dove era a cena con i propri familiari
Così il difensore del fabbro aretino scarcerato dopo aver sparato ed ucciso il dirimpettaio albanese che stava distruggendogli casa: "Il mio assistito è stanco e provato. Hanno corso un grande pericolo"
Cade l'accusa di omicidio volontario nel caso del delitto di Arezzo: prima di aprire il fuoco contro il vicino albanese che stava distruggendogli casa con la ruspa, Sandro Mugnai gli avrebbe più volte urlato di fermarsi e avrebbe sparato una prima volta a terra
Sandro Mugnai, arrestato per l'omicidio del dirimpettaio albanese dopo che quest'ultimo gli stava demolendo la casa con una ruspa, è stato scarcerato stamani in quanto non sussisterebbero emergenze cautelari
Il figlio del cinquantatreenne di Arezzo che ha sparato al vicino di casa straniero, uccidendolo mentre quest'ultimo stava distruggendogli casa guidando una ruspa, difende il padre:"Tremava tutto, eravamo terrorizzati ed intrappolati. Sparare era inevitabile". Gli avvocati punteranno sulla legittima difesa
Un cinquantatreenne di Arezzo (in Toscana) è stato arrestato con l'accusa di omicidio. Secondo gli inquirenti, avrebbe sparato ed ucciso il vicino di casa albanese dopo che quest'ultimo gli avrebbe danneggiato l'automobile e la casa con una ruspa