Il governo della sinistra a più non posso prepara il suo ultimo assalto. O meglio a mettere la palla in avanti è uno dei suoi maggiori azionisti: il Pd. Parliamo del problema sicurezza. Un problema che, ad oggi, è tra quei punti che gli italiani sentono più vicini. Uno dei temi centrali del passato esecutivo. Non a caso il governo dell’accoppiata Lega-Movimento 5 Stelle ha costruito intorno a questo caso, quello delle migrazioni incontrollate, la spina dorsale del suo Dna.
Ora la palla passa a quelli del Pd che non tardano a lanciare un'opa su quanto costruito negli anni dal centrodestra e poi dal super ministro leghista, Matteo Salvini. È l’ex segretario dem, Maurizio Martina, a parlare. Lo fa dall’assemblea Pd di Bologna. Città che nei prossimi mesi sarà campo di battaglia per tutti i partiti presenti sul palcoscenico della politica. Ma questa è un’altra storia.
Martina: “Non chiamateli decreti sicurezza. Sono decreti Salvini e vanno superati. Non credetegli, sono decreti insicurezza. Aboliamo la Bossi-Fini e superiamo i decreti Salvini. Perché la prima norma per rendere sicura l’Italia è regolarizzare quelle persone. È una questione identitaria per il partito”. Poi, a stretto giro di posta, la risposta dell’ex capo del Viminale, Sir Matteo Salvini: “Siamo pronti a dare battaglia, dentro e fuori il Parlamento, per fermare lo Ius Soli ed evitare che si cambino i decreti sicurezza. #governoclandestino”, così il segretario della Lega attacca a muso duro la leadership dell’esecutivo giallorosso.
Intanto arrivano notizie dalla sponda sud del Mediterraneo. Terra di predoni e disperati: l’Africa. Che spesso, con i suoi flussi migratori fuori controllo, spaventa. Spaventa eccome. La filiale del servizio di anti immigrazione illegale di Tobruk, nell’est della Libia, espelle 20 immigrati clandestini di nazionalità egiziana e sudanese attraverso il valico Emsaad a Salloum, al confine tra Libia e Egitto. Il capo della sezione di accoglienza ed espulsione del servizio immigrazione libico, il colonnello Faiz Arhoma, spiega che i migranti sono stati collocati nel centro di accoglienza e saranno allontanati in coordinamento con le autorità egiziane nel valico di Salloum, rilevando che la filiale di Tobruk ha bisogno di un sostegno continuo per combattere il fenomeno dell’immigrazione clandestina nella zona di confine che si estende da Msaad a Kufra.
Fenomeno che di recente si è intensificato per la debolezza dei servizi di sicurezza. Ecco a voi un ultimo assaggio di disperazione mescolata a tremendo bisogno di un piatto caldo.
Qualcosa che solo il benessere occidentale potrebbe garantire. Ma a che prezzo? Si spera che i nostri governanti sapranno, prima o poi, dare una risposta a questo interrogativo pieno di speranza. Per tutti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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