Migranti salvati da Mare Jonio, Cecilia Strada "Portarli a terra il prima possibile"

La figlia di Gino ha detto che non si possono riportare in Libia: "Sarebbe contro le convenzioni internazionali"

Migranti salvati da Mare Jonio, Cecilia Strada "Portarli a terra il prima possibile"

“Portarli a terra il prima possibile”. E’ quello che si aspetta Cecilia Strada per i migranti che sono stati salvati questa mattina dalla nave Mare Jonio della ong italiana Mediterranea. Si tratta di quasi cento persone che erano su un gommone in avaria a circa 70 miglia a nord di Misurata.

La figlia di Gino, fondatore di Emergency, auspica dunque che i migranti vengano portati a terra nel più breve tempo possibile “nel rispetto delle leggi e delle convenzioni internazionali - ha spiegato in un video su Repubblica - quelle stesse che noi rispettiamo”.

Cecilia Strada, che si trova a bordo della Mare Jonio, ha sottolineato che in tema di migranti confida “in un segnale di discontinuità del governo italiano”. E ha raccontato che come ong hanno già ricevuto una risposta dal Centro di coordinamento dei soccorsi marittimi, che hanno ovviamente informato del salvataggio avvenuto, appena l’hanno portato a termine. A questo proposito, Cecilia Strada ha spiegato che “ci è stata data indicazione di contattare le autorità libiche, cosa che noi non possiamo fare perché è escluso che si possa riportare questa gente in Libia. Sarebbe contro le convenzioni internazionali, sarebbe illegale da parte nostra”.

A bordo del gommone soccorso, tra le 100 persone sono state trovate 26 donne di cui 8 incinte e 22 bambini sotto

i dieci anni. Inoltre Mediterranea ha individuato 6 minori non accompagnati. Tutti provenienti da Nigeria, Camerun, Costa d'Avorio e Gambia. La ong ha riferito che le operazioni di salvataggio sono durate più di due ore.

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