Migranti, Salvini punge Sanremo: "Aspetto una canzone sui terremotati"

Da Mirkoeilcane alla Mannoia, il Festival affronta il dramma dell'immigrazione. Ma Salvini: "E i terremotati, che sono italiani e dimenticati?"

Migranti, Salvini punge Sanremo: "Aspetto una canzone sui terremotati"

Non è stato un Festival di Sanremo politicizzato. Non lo è stato come avveniva negli anni passati quando ogni intervento era pensato per punzecchiare sempre la solita parte politica. Tuttavia, anche quest'anno, non sono mancati gli spunti per far "litigare" la politica. Il dramma dell'immigrazione è stato, infatti, riproposto in più occasioni. Tanto che, una volta chiuse le porte dell'Ariston, Matteo Salvini ha polemizzato: "Magari l'anno prossimo ci sarà una canzone che parla dei terremotati, che sono italiani e dimenticati...".

Tra le giovani proposte, con Stiamo tutti bene, Mirkoeilcane ha portato alla 68esima edizione del Festival un brano che parla del dramma dei migranti in balia del mare e dei trafficanti di esseri umani. Una canzone che gli è valso il premio Enzo Jannacci di NuovoImaie, il riconoscimento dedicato alla migliore interpretazione per la categoria Nuove Proposte, e il premio della critica "Mia Martini". "Non stiamo parlando, come spesso si fa, di chi deve gestire cosa, chi fa l'errore, perché si parte, perché si viene qua, perché dovrebbero tornare là - ha spiegato il cantante in un'intervista al Tg2000 - qui si parla di persone che muoiono. Invito chiunque a riportare la stessa identica situazione ai propri familiari, alla cosa più vicina che si ha nella vita". Mirkoeilcane ha spiegato che, sebbene il testo della canzone sia frutto della sua fantasia, "la storia è frutto di una chiacchierata fatta con una persona che questo viaggio lo ha fatto veramente e ha deciso di raccontarmelo. Mi ha fatto passare una serata molto complicata - ha continuato - mi ha fatto vedere come stava seduto, mi ha spiegato quanti erano, che cosa succedeva, che cosa gli dicevano. Questo mi ha creato un disequilibrio dentro che ho potuto sfogare solo mettendomi seduto a scrivere".

Salvini non vuole polemizzare direttamente con Mirkoeilcane né con Fiorella Mannoia che, insieme a Claudio Baglioni, ha cantato Mio fratello che guardi il mondo di Ivano Fossati. Un'altra canzone che mette a tema l'immigrazione. "Ieri è finito Sanremo - dice il leader leghista in un video postato su Facebook - c'erano un sacco di canzoni che parlavano degli immigrati che scappano, che arrivano, che fuggono. Magari l'anno prossimo ce ne sarà una che parla dei terremotati, che sono italiani e dimenticati".

Per Salvini "i terremotati fanno meno notizia e sono meno musicali probabilmente, ma ci sono decine e decine di italiani che dopo quasi due anni sono ancora senza casa, senza lavoro, senza niente, ma forse sono meno importanti. Meglio occuparsi di chi sbarca piuttosto che di chi è nato qui e combatte qui. Fa niente - conclude - viva Sanremo".

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