Migranti, si sveglia pure l'Italia: è pronta a ripristinare i controlli

Dal confine con la Slovenia entrano 400 clandestini ogni settimana. Molti Paesi Ue hanno già chiuso le frontiere. L'Italia sta ancora valutando se farlo

Migranti, si sveglia pure l'Italia: è pronta a ripristinare i controlli

Di fronte alla sfida dei flussi migratori i Paesi europei reagiscono con un effetto domino che mina la tenuta dell'area Schengen. Ad un nuovo giro di vite della Svezia sui suoi collegamenti con la Danimarca, Copenaghen risponde con una stretta sui suoi confini con la Germania. "C'è un serio rischio per l'ordine pubblico e la sicurezza interna", spiega il governo del premier Lars Loekke Rasmussen, che teme di vedere migliaia di migranti "bloccati nell'area di Copenaghen, in tempi brevi". Intanto Austria, Germania, Francia e Norvegia da mesi mantengono i controlli alle loro frontiere. E, secondo fonti vicine al governo riportate dal Corriere della Sera, anche l'Italia sarebbe pronta a ripristinare i controlli alla frontiera con la Slovenia.

La mossa della Danimarca arriva nel giorno in cui in Svezia (che aveva già reintrodotto i controlli il 12 novembre) entra in vigore una nuova legge con cui si obbliga le compagnie di trasporto pubblico, che collegano i due Paesi, ad assicurarsi che i viaggiatori siano in possesso del documento di identità. In particolare si applica ai traghetti tra Helsingor e Helsingborg, e ai treni e bus che percorrono i 15,9 chilometri del ponte di Oresund tra Copenaghen e Malmoe. Berlino avverte sui pericoli per il futuro dell'area di libera circolazione. "La soluzione non verrà trovata ai confini nazionali fra il Paese A e il Paese B", mette in guardia il portavoce del governo Steffen Seibert, che richiama la necessità di "una soluzione europea" con controlli efficaci alle frontiere esterne Ue. In realtà, se anche l'Italia sta valutando l'ipotesi di ripristinare i controlli alle frontiere, significa che Schengen è ormai un malato in fase agonizzante.

Negli ultimi mesi il Viminale ha registrato un aumento di arrivi dalla Slovenia. Immigrati clandestini che, nonostante non vengano registrati, trovano "accoglienza" in Italia. I dati snocciolati dal ministro dell'Interno Angelino Alfano sono allarmenti: ogn i settimana passano il confine con la Slovenia tra i 300 e i 400 extracomunitari. Di fronte all'incremento dei flussi causato dalla chiusura delle frontiere di numerosi Paesi Ue, il governo Renzi avrebbe diciso, secondo il Corriere della Sera, di schierare le pattuglie di polizia affinché verifichino "la regolarità dei documenti di tutti coloro che attraversano i valichi terrestri e ferroviari". "Alla fine rischiamo di dover pagare le conseguenze più gravi - si lamentano gli uomini di Angelino Alfano - molti altri Stati non registrano tutti gli stranieri che arrivano, ma noi siamo gli unici ad essere stati sottoposti a procedura di infrazione". Il piano prevede "il ripristino dei controlli ai valichi terrestri e ferroviari con la Slovenia", ma lascia libera la circolazione nel traffico aereo.

"La misura è straordinaria - chiariscono al Viminale - ma diventerà operativa qualora dovessero aumentare gli ingressi e soprattutto continuare a mancare quel clima di collaborazione che era stato invece promesso nel corso dell’estate".

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