Militare e un po' marinaio È lo stile libero di Prada

Il mimetico sartoriale di Moncler. Ferragamo tinge di rosso ciliegia il cappotto classico

Lezioni di storia C'è l'eroe, il guerriero, l'infame, Elvis Presley che bacia Iside e Che Guevara con l'Oscar in mano. Non mancano inventori, combattenti e creatori tra cui potremmo sistemare Giotto e Pasolini. Ambientate tutto ciò in una pubblica piazza, di quelle che all'epoca dell'Inquisizione venivano trasformate in tribunali con tanto di recinto dell'infamia. E a questo punto chiedetevi se Miuccia Prada può ancora esser definita stilista oppure è già scesa in politica come da anni dice di voler fare. «Volevo intervenire su quel che s'impara dalla storia» spiega a margine della sfilata uomo per il prossimo inverno che viene salutata da un'ovazione anche se non è tanto nelle categorie del bello quanto in quelle dell'inquietudine sociale. La grande signora del made in Italy lo dice chiaro e tondo: «Il presente oggi è talmente imponente che non ti puoi distrarre, le guerre e tutto quel che sta succedendo sono un continuo oggetto di riflessione». Da qui l'idea di una sfilata più emozionale in cui il confronto tra l'oggi e la storia viene affrontato anche con l'intervento di Christophe Chemin, un artista autodidatta francese che ha creato le opere d'arte stampate poi sulle camicie. Il risultato è romantico ma in qualche modo disperato per via di quei colletti strappati e lasciati penzolare per liberare il collo dei condannati a morte. Dello stesso tenore la musica in cui si riconosce lo struggente brano Where the wild roses grow (Nick Cave e Kylie Minogue) tratto dall'albo «Murder Ballads» che parla solo di omicidi. Miuccia usa per ben due volte la parola «infamia», ma gli infami a questo punto sembrano quelli che non capiscono quanto sia complesso il tempo da cui nasce la moda oggi. Si spiegano così la giacca da reduce con il cappelluccio da marinaio di Fassbinder, i pantaloni striminziti sul calzino bianco, le scarpe grosse e le immense toppe sulle maniche di maglie, blazer e cappotti: un guardaroba che come minimo fa riflettere. Anche Vivienne Westwood si pone il problema di denunciare attraverso i suoi vestiti le infamie che i governi commettono verso l'ambiente. Dire che ci riesca è tanto, ma lei quanto meno l'ha sempre fatto. Artistico Un uomo da guardare, toccare e ascoltare, un piccolo capolavoro di sinestesia, ovvero la fusione dei cinque sensi secondo alcuni degli artisti più significativi del XX secolo. Massimiliano Giornetti parte dalla Oxford creata da Salvatore Ferragamo per Andy Warhol e su questa scarpa stringata macchiata di pittura oltre che riscaldata dall'interno in pelo colorato, costruisce l'intera collezione uomo del prossimo inverno. Nei capi s'intravedono tracce dell'espressionismo di Egon Schiele (un esempio per tutti lo strepitoso cappotto rosso lampone) ma anche l'ossessione grafica delle immagini in bianco e nero di Mario Giacomelli. Tutto questo che in fondo rappresenta le avanguardie artistiche del secolo scorso approda felicemente sui grandi classici del guardaroba maschile: dal Montgomery all'abito intero passando per gli spettacolari pullover con intarsi di shearling e visone.Militare Da Moncler Gamme Bleu perfino la neve diventa mimetica coprendo di fiocchi bianchi, rossi e blu 40 modelli che indossano il motivo mimetico dalla testa ai piedi. Inevitabile pensare ai militari in assetto da guerra anche se la passerella rimanda subito l'immagine di una pacifica invasione. «Non ho pensato alle divise, ma da Moncler non avevo mai fatto il camouflage» spiega infatti il designer Tom Browne poco prima di far sfilare tutti i capi iconici del guardaroba maschile. Anche Alessandro Dell'Acqua respinge al mittente il concetto di eleganza militare e per la bella collezione di N.21 parla piuttosto dei Mods, il movimento di sottocultura giovanile cui aggiunge tocchi di gentilezza femminile: i colori cipriati della lingerie che spuntano sotto ai pullover verde bosco. Quello di N. 21 è insomma un uomo pacificato e consapevole come del resto l'elegantissimo individuo disegnato da Tomas Maier per Bottega Veneta. I suoi colori sono verde sottobosco, verdone, nero, blu e bordeaux: le tinte delle divise. Di militaresco, però, non c'è nulla tranne un'indagine ultra precisa sulla silhouette: allungata, asciugata e soprattutto donante.Bad boys/good boys Philipp Plein è l'unico stilista al mondo capace di raccontarti sorridendo d'aver pagato 350 mila euro e un volo privato da Los Angeles a Milano per i due minuti di performance del rapper Lil Wayne. «Non ce l'ha fatta, chissà cosa aveva preso» ha detto il giovane designer di origine tedesca dopo l'abituale sfilata-evento . Stavolta erano di scena degli acrobati del ciclismo e dello skateboard, ma soprattutto dei capi tutti neri e spesso bellissimi: una moda molto più adulta del solito. Da Daks invece il nuovo designer Filippo Scuffi parte dall'english evening per ridisegnare lo smoking secondo il punto di vista dei giovani. Via libera quindi alla cappa profilata da piume di gallo cedrone, alle papaline di lana in testa e al modello di alta moda in duchesse nera. Influencer Per arrivare alla sfilata di Calvin Klein bisogna superare una barriera umana composta da centinaia di ragazzine esagitate e urlanti per la presenza nel parterre di Cameron Dallas, una specie di reginetto del web con oltre 28 milioni di fan tra Instagram, Twitter, Facebook e You Tube. Non è dato sapere cosa c'entri tutto questo con una collezione squisitamente sartoriale anche se sotto al perfetto cappotto cammello compare il suo doppio in nylon laminato d'oro rosa. In compenso si sa benissimo perchè oggi da Gucci sfilerà Hari Nef, modella, attrice e scrittrice transgender che ha incantato con la sua bellezza il direttore creativo Alessandro Michele. Montanaro Angela Missoni parte dal Ladakh indiano per costruire un'immagine a metà strada tra montagna e città, sport e lusso. Giacche in maglia, cappotti e pantaloni larghi da trekking, abiti sartoriali in due pezzi degradè e strepitosi cardigan con decorazioni di stambecchi intarsiati: una moda che guarda in alto. Anche da Zegna si respira l'aria rarefatta delle vette trasportata però in città dove comunque bisogna andare per mostrare l'eleganza perfetta del maxi piumone doppiopetto con scaldino wireless incorporato. Rossignol, storico marchio di sci da campioni, debutta nell'abbigliamento tecnico sportivo e nell'apres sky. Ottimi risultati specie nelle pellicce riciclate e nel cinque tasche da discesa.

Invece da Eleventy non ci si arrampica da nessuna parte ma l'idea di un uomo active è presente perfino nel due pezzi gessato in jersey tipo tuta da ginnastica talmente ben tagliato e cucito da richiedere ben otto passaggi a mano. Il capo-icona di Tod's è un piumino in pelle realizzato con le stesse tecniche del fatto a mano delle celebri scarpe con il gommino. La quintessenza della leggerezza.

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