Scene da Guerre Stellari nello spazio quando all'improvviso si è scatenata una pericolosissima pioggia di detriti impazziti. I membri dell'equipaggio della Iss, la Stazione spaziale internazionale si sono dovuti rifugiare in fretta e furia nella loro navicella d'emergenza, pronti per un ritorno sulla Terra. Paura e preoccupazione in cielo e rabbia e indignazione qui sulla Terra. Il dito è puntato contro la Russia colpevole di aver fatto un test militare con un missile lanciato nello spazio per colpire uno dei propri satelliti, che ha sì distrutto il satellite ma ha poi innescato la pioggia di detriti impazziti. L'agenzia spaziale Russa ha minimizzato gli effetti del test, mentre il Segretario di Stato Blinken su Twitter ha definito il test «spericolato». «Condanniamo il test spericolato della Russia di un missile anti-satellite ad ascesa diretta contro il suo stesso satellite, creando detriti spaziali che mettono a rischio la vita degli astronauti, l'integrità della Stazione Spaziale Internazionale e gli interessi di tutte le nazioni» Un «atto sconsiderato e pericoloso». La Francia ha parlato addirittura di «vandali spaziali». «Lo spazio, ha sottolineato la ministra della Difesa, Florence Parly, è un bene comune che appartiene a 7,7 miliardi di abitanti del nostro pianeta. I vandali spaziali hanno un'enorme responsabilità per aver prodotto macerie che inquinano e mettono i nostri astronauti e satelliti in pericolo». E poi l'accusa con tanto di numeri a conferma del rischio enorme: «Si sono già messi in moto più di 1.500 pezzi di detriti orbitali tracciabili e probabilmente se ne scateneranno centinaia di migliaia più piccoli», ha tuonato il Dipartimento di Stato. La Russia, accusano gli Stati Uniti, ha fatto il test nonostante i ripetuti allerta statunitensi sul fatto che questo genere di test può essere un rischio non solo per i satelliti, ma per gli stessi astronauti. «Pericoloso, avventato, irresponsabile»: gli aggettivi usati a Washington si sprecano. I satelliti sono gli strumenti che forniscono alle persone in tutto il mondo servizi preziosissimi, da quelli telefonici e a banda larga alle previsioni del tempo, passando per i sistemi GPS e le comunicazioni radio e di televisioni satellitari. L'amministratore della Nasa, Bill Nelson, si è detto «indignato»: «È incredibile che la Russia metta in pericolo non solo gli astronauti americani e quelli dei partner internazionali sulla Iss, ma anche i loro stessi cosmonauti». Attualmente ci sono sette astronauti sulla Iss, gli americani Mark Vande Hei, Raja Chari, Thomas Marshburn e Kayla Barron; insieme ai russi Anton Shkaplerov e Pyotr Dubrov e al tedesco Matthias Maurer dell'Agenzia spaziale europea. I detriti «rimarranno in orbita per anni e potenzialmente per decenni», mettendo a «rischio significativo» l'equipaggio dell'Iss e le altre attività di volo spaziale dell'uomo, ma anche i satelliti di «più Paesi», ha tuonato Us Space Command.
La Russia ha respinto
le accuse «Non ci sono fatti» a sostegno di queste affermazioni, ha sottolineato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, definendo «ipocrita» l'accusa al Cremlino di «creare rischi per l'uso pacifico dello spazio».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.