Non gli basta più scendere in piazza per sobillare i No vax dal palco del Circo Massimo. Enrico Montesano, dopo l'ulteriore stretta del governo e l'imminente entrata in vigore del super green pass, invita tutti gli attivisti alla disobbedienza civile. «Una individuale, ferma, ostinata, disobbedienza civile», si sfoga l'attore. Come? Tagliando i consumi, non guardando più la Tv, spendendo meno a Natale. Cercando, cioè, di colpire in ogni modo gli «interessi economici di questo Stato traditore». Uno sproloquio per aizzare chi, come lui, non è d'accordo con le misure del governo sulla pandemia, a danneggiare con gli strumenti a disposizione «questo sistema che non ci rappresenta».
Una qualche insofferenza a certe limitazioni imposte dalle misure di contenimento del virus - e non solo al metodo Draghi che in più occasioni non ha condiviso pienamente pur facendo parte del governo - la dimostra anche il leder della Lega Matteo Salvini, che ieri ha preferito prendere un aereo per essere a Roma agli Stati Generali dei consulenti del lavoro, piuttosto che collegarsi in videoconferenza: «Della vita a distanza comincio ad averne a sufficienza», ha spiegato ai presenti.
Disobbedienza civile o no, oggi i No pass tornano in piazza. Ancora più carichi, si presume, per l'imminente entrata in vigore del nuovo decreto che di fatto esclude chi non è vaccinato o guarito dalla vita sociale. Si temono altri scontri, nonostante le nuove disposizioni che vietano piazza del Duomo ai manifestanti. È stata infatti ormai accertata, come si legge nel decreto di perquisizione a carico di uno degli indagati per l'aggressione ad un giornalista nel corteo dello scorso 13 novembre, «la presenza di frange oltranziste avverse al passaporto vaccinale» e alle norme anti Covid. L'allerta è massima, nonostante alla questura di Milano sia arrivato solo il preavviso per un presidio statico di protesta all'Arco della Pace a cui dovrebbero partecipare un centinaio di persone. Sui canali Telegram, però, l'iniziativa viene boicottata da altri No pass che spingono per ritrovarsi senza alcuna autorizzazione in piazza Duomo. Anche a Roma si temono blitz degli ultrà della protesta, in particolare nel pomeriggio nell'area di Ponte Sisto, vicino al ministero della Salute. Al momento non c'è stato alcun preavviso, ma la zona sarà comunque monitorata dalle forze dell'ordine come del resto tutto il centro. Ad aizzare gli scontenti nella capitale ci pensa di nuovo Montesano.
«Io sono stufo, sono incazzato nero e tutto questo non lo sopporto più!», dice parafrasando Quinto Potere invitando chi la pensa come lui a non usare più la carta di credito e il bancomat, a non consumare, a non ricorrere alle multinazionali tipo Amazon, a non fare acquisti nei centri commerciai, ad utilizzare prodotti italiani e negozi di vicinato. «Niente banca, ritiro liquidità dai conti correnti, disdire abbonamento Rai. Il potere lo abbiamo noi consumatori ed utenti».
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