Morsi in tribunale, l'ex presidente muore d'infarto. Allerta massima

Morsi in tribunale, l'ex presidente muore d'infarto. Allerta massima

L'ex presidente egiziano Mohammed Morsi è morto dopo aver avuto un malore in tribunale. Lo riferisce la tv statale egiziana. I media di stato egiziani hanno riferito che Morsi si è accasciato dopo essere apparso nella corte e in seguito è morto. La Televisione di stato egiziana, ha riferito che l'ex-presidente Mohamed Morsi è morto per «una crisi cardiaca in tribunale». Al Cairo riferiscono di misure di sicurezza rafforza per lo stato d'allerta dichiarato. L'ex leader dei Fratelli musulmani fu eletto presidente dopo la Primavera araba del 2011 che pose fine al regime del presidente Hosni Mubarak, durato ben un trentennio. In seguito il governo di Morsi fu deposto in un colpo di stato militare del luglio 2013. Il movimento dei Fratelli musulmani fu messo fuorilegge e l'ex presidente messo in carcere. L'esponente dei Fratelli musulmani Mohamed Morsi viene considerato il primo presidente democraticamente eletto in Egitto. Presidente del partito Giustizia e Libertà, fondato dopo la rivoluzione di Piazza Tahir, Morsi è diventato capo di Stato all'età di 61 anni. Era stato deputato come indipendente fra il 2000 e il 2005, e nel consiglio direttivo dei Fratelli Musulmani. Con una formazione islamica, era stato eletto con lo slogan «L'Islam è la soluzione».

Morsi è stato promotore di un «progetto di rinascita» dell'Egitto, uno dei cui pilastri era l'applicazione di alcuni principi della sharia (la legge islamica) nel sistema giuridico egiziano. Rappresentava l'ala più conservatrice del movimento islamista. Morsi è stato deposto il 3 luglio del 2013 dal «suo» ministro della Difesa e capo delle Forze armate, l'attuale presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi. È stato proprio lui a raccogliere il malcontento popolare delle piazze egiziane sostenuto dal movimento Tamarod e a condurre quello che la comunità internazionale ha bollato come un golpe militare.

Si era laureato in ingegneria all'università del Cairo e proseguito gli studi negli Stati Uniti. Il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, è stato il primo leader a commentare la sua morte definendolo «un martire».

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