Morto a 35 anni l'agente-eroe. Uccise il jihadista di Berlino

Luca Scatà sconfitto dalla malattia. Premiato da Mattarella: nel 2016 sparò al terrorista Amri. Il cordoglio da tutta Italia

Morto a 35 anni l'agente-eroe. Uccise il jihadista di Berlino
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Sulla sua strada aveva incontrato un terrorista, aveva agito con coraggio e aveva avuto la meglio. Purtroppo però Luca Scatà ha poi dovuto affrontare anche una grave malattia e non ce l'ha fatta. Il poliziotto è morto due giorni fa a soli 35 anni.

La notizia della morte è stata data dal Siap, il sindacato di polizia cui Scatà era iscritto. L'agente era in servizio al Commissariato di Sesto San Giovanni, alle porte di Milano. Nella notte tra il 22 e il 23 dicembre del 2016 fermò insieme al collega il terrorista di Berlino Anis Amri in piazza I Maggio. Per il suo gesto eroico aveva ricevuto la medaglia al valore civile dalle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella insieme al compagno di pattuglia. Quella notte, intorno alle 3, nei pressi della stazione ferroviaria di Sesto Scatà, che era un agente in prova di 27 anni, e il capo pattuglia Christian Movio fermarono Amri per un controllo casuale. Non sapevano in quel momento che si trattasse dell'attentatore in fuga della strage dei mercatini di Natale di Berlino, quattro giorni prima, con 12 morti e 56 feriti. Tra le vittime l'italiana Fabrizia Di Lorenzo. Alla richiesta di mostrare i documenti il jihadista tunisino tirò fuori una pistola dallo zaino e sparò contro Movio, colpendolo alla spalla. Scatà rispose al fuoco, centrando Amri al petto e uccidendolo. «La sua perdita a soli 35 anni, dovuta a un tumore, ci lascia un grande vuoto scrive il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano -. Le mie più sentite condoglianze alla famiglia, ai colleghi e a tutta la polizia di Stato. Luca, il tuo coraggio e il tuo sacrificio non saranno mai dimenticati». Alcuni giorni fa Scatà aveva sposato in ospedale, al San Raffaele, la fidanzata Miriana. Le foto della cerimonia sono sul profilo della donna, che scrive: «Un passo tu, un passo io. Cammineremo così, insieme».

Moltissimi i messaggi di cordoglio per la morte di Scatà. «Oggi piangiamo la scomparsa del poliziotto eroe Luca Scatà, che a soli 35 anni ci ha lasciato a causa di un brutto male - scrive sui social la premier Giorgia Meloni -. Luca ha dimostrato un coraggio straordinario quando, nella notte tra il 22 e il 23 dicembre 2016, fermò e uccise il terrorista Anis Amri, in fuga dopo l'attentato a Berlino. Il suo valore è stato riconosciuto con la medaglia d'oro al valor civile. Il suo esempio di dedizione e il suo coraggio resteranno sempre nei nostri cuori. Un pensiero sentito ai suoi cari e a tutta la polizia di Stato. Riposa in pace, Luca». Così il presidente del Senato Ignazio La Russa: «Apprendo con profondo dolore della prematura scomparsa di Luca Scatà». Ancora: «Il suo coraggio e la sua dedizione hanno rappresentato e rappresentano tutt'oggi esempi di grande valore per tutti noi». Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi: «Provo sconcerto e dolore per la prematura scomparsa di Luca Scatà, poliziotto di grande valore».

Il ministro aggiunge: «Il suo coraggio e la sua dedizione rappresentano un luminoso esempio che continuerà ad ispirare tutti coloro che lavorano ogni giorno per garantire la sicurezza dei cittadini». E il ministro dei Trasporti Matteo Salvini: «Luca, non sarai mai dimenticato. Sempre onore a donne e uomini delle forze dell'ordine per il loro straordinario impegno quotidiano a difesa degli italiani».

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