Morto Boiocchi, l'ex capo della curva dell'Inter. L'agguato con una sparatoria sotto casa sua

L'ultrà 69enne, pluripregiudicato, ucciso da cinque colpi al torace e al collo

Morto Boiocchi, l'ex capo della curva dell'Inter. L'agguato con una sparatoria sotto casa sua

Cinque colpi di pistola per strapparlo alla vita. È morto così Vittorio Boiocchi, 69 anni, ex capo storico della curva Nord dell'Inter.

Di battaglie nella vita ne aveva combattute parecchie, a partire da quelle sugli spalti dello stadio San Siro, dove lo conoscevano tutti, dai tifosi veterani ai neofiti.

La sua esistenza si è conclusa ieri sera in una sparatoria per la strada a Figino, alla periferia Ovest di Milano, poco distante da dove viveva.

L'uomo era un prluripregiudicato e aveva trascorso dietro le sbarre 26 anni complessivi, il suo curriculum criminale parla di traffico di droga, rapina e sequestro di persona: ultimo arresto nel 2021. Nessuno avrebbe potuto mai immaginare che sarebbe finito vittima di un agguato. I killer hanno colpito in via fratelli Zanzottera, non lontano da dove Boiocchi abitava.

I killer hanno atteso le 19:50 per entrare in azione, una mossa studiata forse per approfittare del buio e non rischiare di essere individuati. Le condizioni dell'uomo sono subito state definite critiche dagli operatori sanitari che l'hanno soccorso, Boiocchi è morto poco dopo l'arrivo all'ospedale San Carlo. Subito dopo l'agguato è scattato l'allarme alle forze dell'ordine dato da alcuni passanti.

Insieme alle volanti della polizia e agli uomini della squadra mobile sono intervenuti i medici del 118.

L'agguato è avvenuto poco prima della partita Inter-Sampdoria allo stadio San Siro. La tifoseria nerazzurra ha dichiarato immediatamente lo sciopero dei cori ed è rimasta in silenzio durante l'incontro. Ritirati subito anche gli striscioni, la Curva Nord a fine primo tempo ha iniziato a svuotarsi. Gli ultras si sono diretti verso l'ospedale San Carlo.

Delle indagini si occupa la squadra mobile di Milano. In queste ore sono stati ascoltati parenti e amici del 69enne per capire se avesse appuntamento con qualcuno o se avesse paura di qualcosa. Nelle prossime ore verranno disposti anche accertamenti sul cellulare della vittima. Il corpo è stato messo a disposizione del medico legale che dovrà stabilire con quanti colpi è stato ucciso Boiocchi e quale è stata la dinamica dell'agguato.

Boiocchi è un nome storico legato al mondo degli ultrà nerazzurri. Vecchio sodale di Franchino Caravita, entrambi leader storici dei Boys dell'Inter.

Rimane famoso l'episodio di una scazzottata tra i due durante Inter-Udinese, gli ultrà avevano appena intonato un coro in onore di Boiocchi. Poi la foto «della pace» tra i due in ospedale aveva fatto il giro del web e della chat dei tifosi.

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