Il fortino del reddito di cittadinanza

A Napoli, in vista delle elezioni amministrative dei prossimi giorni, i leader nazionali dei pentastellati intensificano la campagna elettorale

Il fortino del reddito di cittadinanza

Non c’è alcun dubbio: il reddito di cittadinanza attecchisce al sud e, in particolare, in Campania. I dati dell’Inps sono inequivocabili e, oramai, non stupiscono più nessuno. Da tempo, la sola città di Napoli elargisce un numero di sussidi pari a quelli distribuiti in gran parte del nord. Il capoluogo partenopeo detiene il record di domande di reddito accolte, una pioggia di soldi che il provvedimento del Movimento 5 Stelle garantisce a tante famiglie napoletane. Nei mesi scorsi, in particolare a marzo, si è calcolato che lo Stato ha speso quasi 110 milioni di euro per garantire il sussidio ai nuclei familiari di tutto il settentrione e ben 102 milioni di euro solo a Napoli. Una sproporzione enorme che rende bene l’idea di come non c’è omogeneità in Italia nella distribuzione del reddito di cittadinanza.

I 5 Stelle hanno sempre puntato molto su questa misura nata per limitare la povertà, aiutare le famiglie che hanno difficoltà a vivere e provvedere a reinserirle nel mondo del lavoro. Su questo terzo punto i pentastellati non hanno ottenuto molti risultati, ma in compenso hanno probabilmente messo in cassaforte un consenso reale e ora attendono di passare all’incasso. Napoli è un banco di prova importante. Tra qualche giorno si volta per le elezioni amministrative e, da come hanno condotto la campagna elettorale, è evidente che Giuseppe Conte e gli altri 5 Stelle puntino a diventare il primo partito in città.

L’ex premier si è fatto vedere più volte al fianco del candidato sindaco della coalizione Gaetano Manfredi, cinque per la precisione con l’appuntamento di domani, e lo stesso ha fatto il ministro degli Affari esteri Luigi Di Maio, che nella città partenopea gioca in casa. Un messaggio chiaro inviato agli alleati: a Napoli e al sud il Movimento 5 Stelle punta a mantenere la leadership della coalizione, anche per bilanciare la possibile perdita di voti al centro e, soprattutto, al nord. La campagna elettorale dei pentastellati al sud è stata incentrata quasi tutta sul reddito di cittadinanza e sugli effetti positivi del sussidio, anche se non si è discusso della carenza dei controlli relativi alla distribuzione del denaro.

A quanto pare, comunque, la roccaforte del Movimento 5 Stelle dovrebbe rispondere presente.

Nelle ultime rilevazioni prima del silenzio sui sondaggi i pentastellati venivano accreditati come primo partito in città, un risultato che darebbe una forte spinta al candidato sindaco Manfredi, il quale però, secondo gli esperti, dovrebbe andare al ballottaggio, non riuscendo a vincere al primo turno con il candidato del centrodestra, il magistrato Catello Maresca che di fatto potrebbe giocarsi la vittoria finale (con buone chances) il 17 e il 18 di ottobre.

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