Anche se la Nato dice che era già programmata, sapere che la prossima settimana gli Stati dell'Alleanza terranno un'esercitazione nucleare, dopo la recente minaccia del presidente Vladimir Putin di fare ricorso alle armi atomiche, non fa stare tranquilli. Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, assicura che era stata pianificata da molto tempo prima dell'invasione dell'Ucraina e che cancellarla all'improvviso avrebbe dato un messaggio sbagliato. Si tratta, dice, di un'esercitazione di routine che ha luogo ogni anno per mantenere sicuro ed efficace il deterrente nucleare della Nato, il cui scopo è quello di «preservare la pace, scoraggiando l'aggressione».
Generalmente dura una settimana e sarà gestita da Stati Uniti, Regno Unito e Francia, con l'impiego di jet in grado di trasportare testate nucleare, che naturalmente voleranno senza alcun ordigno. Nessun cambiamento di programma, dunque. Giovedì Stoltenberg presiederà una riunione regolare del gruppo di pianificazione nucleare e l'esercitazione si farà. «Cancellarla - ribadisce il segretario generale - sarebbe assolutamente il segnale sbagliato da mandare. Il comportamento prevedibile e saldo della Nato, la nostra forza militare sono il modo migliore per prevenire un'escalation».
Parlando in conferenza stampa alla vigilia della riunione dei ministri della Difesa in programma oggi a Bruxelles, Stoltenberg non si è mostrato allarmato per le minacce nucleari russe: «Mosca sa che una guerra nucleare non può essere vinta e non deve mai essere combattuta: è in corso uno stretto monitoraggio delle forze nucleari russe e non vediamo alcun cambiamento nella postura della Russia. In ogni caso, restiamo vigili». Tanto che i membri della Nato stanno rafforzando la sicurezza delle installazioni cruciali per il territorio dell'Alleanza, pronti a reagire con una risposta «determinata ed unita ad ogni attacco deliberato contro le infrastrutture critiche degli alleati». Per il segretario generale della Nato, comunque, gli attacchi russi degli ultimi giorni contro l'Ucraina sarebbero un segnale di debolezza da parte del Cremlino, sempre più in difficoltà di fronte alla controffensiva ucraina, che riceverà ancora più sostegno dall'Alleanza affinché possa «continuare a difendersi e a liberare i territori occupati dai russi». Oggi i ministri discuteranno di come assicurare non solo la consegna dei sistemi antimissile, ma anche l'addestramento, i pezzi di ricambio e le munizioni.
«L'Ucraina ha una marcia in più ora e continua a fare progressi significativi, mentre la Russia ricorre sempre di più ad attacchi orribili e indiscriminati contro
i civili e le infrastrutture critiche», dice Stoltenberg, sottolineando «l'interesse morale, politico e di sicurezza affinché l'Ucraina vinca la guerra contro Putin», con la Nato pronta a sostenere Kiev nel lungo periodo.
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