"Nel Pd cafoni, maleducati e presuntuosi". De Luca sfata il mito della sinistra raffinata

Lo sfogo del governatore. E la Schlein fissa piazza del Popolo per l'11 novembre

"Nel Pd cafoni, maleducati e presuntuosi". De Luca sfata il mito della sinistra raffinata
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Io devo ammettere, come credo molti anche a sinistra, che di quello che dice Elly Schlein non ci ho mai capito niente, ma una cosa l'ho capita: «Invitiamo a piazza del Popolo tutti quelli che vogliono un'alternativa al governo Meloni». Che è la solita storia, anche perché, anziché costruire un'alternativa, preparandosi a vincere le europee o le prossime elezioni nazionali, si scende in piazza (stavolta l'11 novembre), siamo il paese delle piazze e della pizza.

Non si sa, in una democrazia, cosa dovrebbe succedere dopo la piazza se non andarsi a mangiare una pizza, i governi non cadono perché vai in piazza. Però, se non sai prendere una posizione che sia una, dal sostegno all'Ucraina a quello a Israele condannando Hamas, vanno bene pure la piazza contro il governo e la pizza dopo la piazza, almeno sono concetti chiari, che si capiscono.

Che poi la pizza, per dirla con Gaber, sarà di destra o di sinistra? A proposito, c'è una new entry nella classificazione di destra e sinistra: la cafonaggine. È una rivelazione che ha fatto il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca. «Mi ritrovo nella situazione paradossale di aver avuto apprezzamento da avversari e invece di aver trovato nel Pd una particolare concentrazione di cafoni, maleducati e presuntuosi». Curioso perché l'accusa di cafonaggine è sempre stata fatta dalla sinistra al caviale alla destra, non per altro si chiamano radical chic, e perfino gli ultimi vecchi segretari comunisti erano signori vestiti chicchissimi, tipo Fausto Bertinotti, e con la erre moscia, e senza bisogno dell'armocromista.

Si vede che i tempi sono cambiati. Enrico Letta, per dirne uno, a me è sempre parso il classico democristiano di sinistra azzimato, mentre magari passa le serate in osteria a bere birra e ruttare, e De Luca lo ha visto. Magari è la nuova linea di Elly, la cafonaggine, e presto faranno tutti un coming out cafonissimo.

Nel Pd, insomma, sono tutti cafoni e maleducati, e se lo dice De Luca che dite, ci crediamo no? Boh, a me pare abbiano altri problemi. Io e Vittorio Feltri, qualche anno fa, scrivemmo un libro insieme, Il vero cafone, per divertirci a riformare un po' il galateo e ridefinire il concetto di cafonaggine, ma il Pd non c'era venuto in mente. Nel frattempo mi chiedo cosa gli abbiano fatto, a De Luca, cosa gli abbiano detto, perché il problema vero, che c'entra poco con la cafonaggine, è il suo terzo mandato: il Pd non lo vuole ricandidare, ci saranno state accese discussioni, sono volati gli stracci, le mutande, tutto.

Quanto cafoni e maleducati saranno stati per far dichiarare a De Luca che nel Pd sono così cafoni e maleducati? Anche perché De Luca non è che sia proprio Lord Brummel, non è uno che lo vedi e lo senti parlare pensi: oh, quanto è raffinato e elegante e proustiano questo signore.

Tra l'altro, diciamo la verità, in generale non siamo neppure un paese in cui le beghe politiche, sia a Montecitorio che nei

talk show, spicchino per eleganza. In politica, se ti possono accoltellare, ti accoltellano dietro la schiena, mica davanti a tutti, e vale per ogni partito, però non so se sia definibile esattamente come un gesto cafone.

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