Nelle scuole è boom di iscrizioni sospette. Ma arriva la stretta sui "diplomifici" (anche con la Gdf)

In Italia esiste una vera e propria fabbrica dei diplomi. Basta pagare e la maturità arriva senza fatica

Nelle scuole è boom di iscrizioni sospette. Ma arriva la stretta sui "diplomifici" (anche con la Gdf)
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In Italia esiste una vera e propria fabbrica dei diplomi. Basta pagare e la maturità arriva senza fatica. Come è possibile? Si tratta di pochi istituti (quelli sospetti sono 92 sui 1.423 paritari che portano gli studenti all'esame di maturità), concentrati per lo più in Campania (82), in Lazio e in Sicilia. Operano alla luce del sole con tanto di autorizzazione da parte del ministero, ma sono mele marce che rischiano di rovinare la reputazione dell'intero mondo delle scuole paritarie. Tuttoscuola, il portale che si occupa dei vari aspetti dell'istruzione, ha redatto un dossier sui diplomi «con l'aiutino» e ha stanato un turismo scolastico che si snoda in trasferimenti negli istituti facili concentrati tutti tra la quarta e la quinta superiore.

Sono nel 2023 pare che gli studenti con la maturità sospetta siano stati 10mila, per un giro di affari (tra iscrizioni, rette e trasferimenti) di 50 milioni di euro. «L'anno scorso - scrive Tuttoscuola - nel passaggio dalla quarta alla quinta, la scuola statale ha perso oltre 30mila studenti, mentre la paritaria ne ha acquisiti quasi altrettanti. In particolar modo alcuni istituti hanno registrato un'impennata delle iscrizioni». Anomala e sospetta. Alcuni sono passati da 70 a mille alunni, da 10 a 300, con percentuali che vanno dal +1500% al +6.800%.

Dalla fotografia emerge che «dal 2015 ad oggi il numero di iscritti al quarto anno negli istituti paritari è rimasto stabile, intorno ai 18mila. L'anno successivo in quinta è arrivato il boom: 35mila nel 2016, 40mila nel 2019, 45mila nel 2020, fino ai 50mila del 2022, con un tasso di incremento lievitato dal 92% di sette anni fa al +166% dello scorso anno».

Cifre che non automaticamente significano «diploma con scorciatoia» ma che destano, questo sì, qualche sospetto. Soprattutto se si considera che l'attrattività di certi istituti è costruita attorno alla possibilità di non frequentare fino a tre quarti delle lezioni. Finora i diplomifici hanno avuto vita facile e molti non sono incappati nei controlli degli ispettori ministeriali, troppo pochi per poter vigilare sugli istituti: dagli anni 90 ad oggi sono scesi da 670 a meno di cento e non riescono a ispezionare tutte le scuole.

Ma sta per arrivare la svolta. Il ministro all'Istruzione a al Merito Giuseppe Valditara ha appena avviato una collaborazione con la Guardia di finanza. «Compiamo un ulteriore passo nel contrasto ai diplomifici, ovvero a scuole che non svolgono vera attività formativa, violano la legge e danneggiano gli studenti - spiega -. Danneggiano altresì il buon nome delle scuole paritarie che sono nella grande maggioranza istituzioni serie. Il piano straordinario che abbiamo attivato per vigilare sul rispetto dei requisiti richiesti per la parità scolastica viene reso ancor più efficace da questa collaborazione con la Guardia di finanza, che ringrazio. Allo stesso tempo, prosegue la nostra azione legislativa per eliminare le storture che hanno permesso la nascita del fenomeno e per affermare la cultura della legalità nell'istruzione».

L'obbiettivo è interrompere l'attività di chi non pensa alla formazione degli studenti ma solo al business, e rendere equa la maturità, per tutti e ovunque. La «tolleranza» per le furbate sarà limitata a qualche bigliettino passato e requisito tra un banco e l'altro durante le prove scritte.

Non certo a bonifici compra-diploma. E ci si renderà conto che la magia della «notte prima degli esami» resta intatta solo se alla maturità si arriva con le proprie gambe, come si riesce, e non a suon di super rette e facilitazioni.

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