No Tav, una delegazione FdI a Chiomonte lancia un appello al Governo

In un video lanciano l'appello al Governo, perché continui l'opera

No Tav, una delegazione FdI a Chiomonte lancia un appello al Governo

Una delegazione di Fratelli d'Italia si è recata al cantiere della Tav a Chiomonte, in provincia di Torino, per esprimere solidarietà ai membri delle forze dell'ordine, aggrediti nelle notti di venerdì e sabato scorsi.

Si è trattato dell'ennesimo atto ostile contro il cantiere e chi è chiamato a difenderlo. Un gruppo di No Tav, legati ai centri sociali, si è diretto al cantiere, per protestare contro la realizzazione della Torino-Lione, e ha lanciato verso gli agenti, schierati a sorvegliare la zona, petardi e sassi. Lo stesso ritornello che si ripete ormai da sette anni.

Gli esponenti di Fratelli d'Italia Carlo Fidanza, Andrea Delmastro e Augusta Montaruli, hanno rivolto al Governo l'invito a proseguire l'opera ad alta velocità e a difendere l'operato degli uomini in divisa. L'appello di FdI, affidato a un video (guarda il video), mira allo sgombero del centro sociale Askatasuna che ha attaccato le forze dell'ordine e chiede all'esecutivo "di stare dalla parte dei lavoratori e non dei teppisti". Non solo. Fdi preme affinché il governo, e soprattutto la sua componente pentastellata, non blocchi la realizzazione della Tav.

"Proprio dietro di noi – dice Fidanza nel video – c’è la famigerata baita dove Beppe Grillo venne a togliere i sigilli ed è l’emblema dell’indecisione e dell’ideologismo portato a sistema dai Cinquestelle che tengono un Paese bloccato, fermando le grandi opere infrastrutturali strategiche per l’Italia. Tutto questo solo perché hanno fatto delle promesse vaghe a una minoranza organizzata che cerca di bloccare lo sviluppo di questo territorio e dell’intero Paese".

I tre esponenti è chiedono di trovare un modo per risparmiare i "3,5 milioni di euro" che ogni anno vengono spesi per la sicurezza del cantiere.

"Bisogna impiegare fino a 400 uomini delle forze dell’ordine al giorno per presidiare - spiega Delmastro - bisogna spendere 780mila euro in assistenza sanitaria per i feriti delle forze dell’ordine che arrivano ormai ad essere 400".

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