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I No Tav tornano all'attacco. Petardi contro la polizia a Chiomonte

Ancora una serata di proteste ieri in Valsusa contro la realizzazione della Torino-Lione

I No Tav tornano all'attacco. Petardi contro la polizia a Chiomonte

I No Tav sono tornati all'attacco. Ieri sera circa 100 manifestati si sono diretti verso Chiomonte, in Valsusa, per protestare contro la realizzazione della Torino-Lionee e hanno iniziato a lanciare petardi contro le forze dell'ordine che presidiano l'area. La polizia ha risposto con il lancio di lacrimogeni.

Cresce, quindi, la tensione in vista della terza edizione del festival Alta felicità, in programma a Venaus dal 26 al 29 luglio, un appuntamento al quale non dovrebbe partecipare uno dei leader storici del centro sociale Askatasuna nonché organizzatore del festival, Andrea Bonadonna, ancora agli arresti domiciliari per gli scontri avvenuti in centro a Torino il 1 maggio 2017.

Su quanto accaduto si è espresso Pietro Di Lorenzo, segretario provinciale Siap. "Da due giorni, ma siamo certi che come ogni estate si ripeterà ancora , continuano gli attacchi virulenti e para militari alle forze di polizia impegnate a difendere il cantiere del Tav", ha affermato. Di Lorenzo denuncia poi il fatto che nessuno, in Parlamento o in Regione, si sia espresso su quanto sta succedendo.

"E da due giorni, come è sempre stato e sempre sarà, tutto tace dalle parti di chi è stato eletto in Parlamento ma anche in Regione e al Comune proprio dai Notav e dai violenti dei centri sociali torinesi".

Il segretario Siap lancia poi un appello al nuovo governo e chiede misure dirette "affinché questo gioco a Chiomonte del tiro al poliziotto cessi finalmente dopo ben 7 anni".

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