Nomine Rai, Tria: "Gli incontri di Salvini non condizionano le mie scelte"

Il ministro dell'Economia Tria sulla volontà di Salvini di incontrare i candidati per le nomine Rai: "Se c’è la necessità di qualcuno di incontrare per rafforzare le proprie convinzioni, questo non significa che condizioni le scelte del ministro competente"

Nomine Rai, Tria: "Gli incontri di Salvini non condizionano le mie scelte"

Alcuni giorni fa il leader della Lega, Matteo Salvini, ha manifestato l'intenzione di incontrare i candidati papabili per le poltrone della Rai: "Ci sono alcuni curriculum – ha detto al Corriere della sera – ma voglio incontrare le persone. Voglio parlare di governance con chi dovrà attuarla". Qualcuno ha storto subito la bocca: non è compito del ministro dell'Interno. E mentre è iniziato il totonomi, con Fabrizio Salini (ex direttore di La7 ed ex ad di Fox) in pole position, ci si interroga sulla ripartizione degli incarichi, con le forze politiche della maggioranza (e non solo) attente a mantenere gli equilibri di potere, senza scontentare nessuno. Al primo posto, ovviamente, c'è la poltrona di presidente della Rai.

Al termine del Consiglio dei ministri interviene il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. "Abbiamo fissato una riunione" sulle nomine Rai "perché abbiamo già anticipato il metodo: su queste nomine, fermo restando che c'è il ministro competente, fermo restando che c'è una deliberazione della presidenza del Consiglio dei ministri, c'è un metodo che fino adesso sta dando dei frutti, quello di confrontarsi per scegliere le persone migliori. Il metodo è quello di parlarsi francamente tra premier, ministro competente e rappresentanti delle forze politiche di maggioranza".

E si fa sentir anche il ministro competente, Giovanni Tria, a capo del dicastero dell'Economia: "Dato che condividiamo tutti tutte le nostre decisioni se c'è necessità di qualcuno di incontrare chiunque per rafforzare le proprie convinzioni questo non significa che condizioni alla fine le scelte del ministro competente. Si usa condividere le cose e poi ognuno si prende le proprie responsabilità".

Il vice presidente del Consiglio Luigi Di Maio assicura: "Sulle nomine siamo a buon punto.

Stiamo procedendo all'individuazione di personalità che siano slegate dalla politica, perché era il primo 'mistero' che dobbiamo risolvere è perché abbiamo così tanti dipendenti ma esternalizziamo tutto", ha spiegato, "se ricominiciamo a reinternalizzare e valorizzare le persone che ci lavorano, forse la Rai comincerà ad essere un'industria culturale del nostro Paese".

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