"Non c'è più spazio per i furbi del fisco"

La premier Meloni esulta per il nuovo record di recupero dell'evasione a 33 miliardi

"Non c'è più spazio per i furbi del fisco"
00:00 00:00

Nel 2024 la lotta all'evasione fiscale ha segnato un nuovo record a 33,4 miliardi di euro, con un incremento di due miliardi rispetto all'anno precedente. È quanto ha annunciato il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone, che ieri ha presentato i risultati 2024 dell'istituto. In particolare, 26,3 miliardi di euro (+6,5% annuo) derivano dall'attività diretta delle Entrate e dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione, mentre 7,1 miliardi dagli introiti non erariali.

Entusiasta la premier Giorgia Meloni che ha respinto con forza le solite accuse dell'opposizione che la dipinge come una promotrice di condoni. «Ci accusano di aiutare gli evasori, di allentare le maglie del fisco, persino di nascondere dei condoni immaginari; sono tutte bugie», ha dichiarato in un video pubblicato sui suoi canali social. Si tratta di «una somma mai raggiunta prima nella storia della nostra nazione e sono risultati ottenuti grazie certamente all'ottimo lavoro dell'Agenzia delle Entrate ma anche grazie a specifiche norme introdotte da questo governo», ha aggiunto.

Il recupero dell'evasione fiscale proviene principalmente (87%) da attività ordinarie, che hanno permesso di incassare 22,8 miliardi di euro: 12,6 miliardi versati dai contribuenti dopo aver ricevuto un atto dell'Agenzia, 5,7 miliardi a seguito di una cartella e 4,5 miliardi grazie alla promozione della compliance fiscale. Crescono anche i versamenti spontanei dei cittadini: il gettito dei principali tributi gestiti dall'Agenzia ha raggiunto i 587 miliardi di euro, con un aumento di 43 miliardi rispetto al 2023 (+8%). «La nostra visione è chiara, non c'è spazio per chi vuole fare il furbo, ma chi è onesto e magari si trova in difficoltà, merita di essere messo nelle condizioni di pagare ciò che deve, merita di essere aiutato dallo Stato», ha sottolineato Meloni evidenziando che «i versamenti spontanei sono aumentati di circa 70 miliardi in soli due anni». Il governo, ha concluso, vuole «uno Stato che non opprima più famiglie e imprese, ma che aiuti la società a crescere e prosperare, che chieda il giusto per i servizi che eroga, utilizzando le risorse pubbliche con il criterio di un buon padre di famiglia, senza sprechi né spese inutili».

Il direttore delle Entrate Carbone ieri ha ricordato anche che le attività antifrode dell'Agenzia hanno permesso di evitare spese per 5,8 miliardi di euro, grazie a controlli su crediti fittizi, indebite compensazioni e rimborsi Iva non spettanti. Particolare attenzione è stata posta sulle partite Iva apri e chiudi. «Sono state seimila le partite Iva cessate nel 2024 - ha dichiarato - qui si annida la vera evasione, un'attività alla quale daremo maggiore rilevanza anche nei prossimi anni». Il numero dei rimborsi fiscali è salito a 24,2 miliardi di euro nel 2024, con un incremento di quasi 2 miliardi. Di questi, poco meno di 21 miliardi sono stati destinati al settore produttivo, mentre oltre 3 miliardi sono stati erogati alle famiglie.

Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha confermato «l'impegno riformatore del governo per garantire un sistema fiscale certo, trasparente e semplificato». Prosegue intanto il pressing della Lega per una nuova rottamazione. Il partito di Matteo Salvini, che terrà oggi sulla pace fiscale, promuoverà l'iniziativa l'8 e 9 marzo mobilitando i gazebo nelle piazze.

Forza Italia spinge, invece, per il taglio dell'Irpef al ceto medio. È difficile che ci possa essere un'ampia pace fiscale visto il costo di 5 miliardi. Il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, non si è sbilanciato. «Sono entrambe priorità del governo», ha detto.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica