Continua l’assalto a Giorgia Meloni, ora è il turno di Michele Santoro. Ospite di Piazzapulita, il giornalista ha sfoderato l'ennesimo attacco (preventivo e del tutto campato per aria) nei confronti della leader di Fratelli d’Italia. Dalla presunta inadeguatezza all’immarcescibile allarme fascismo, non manca nulla: ha sfoderato tutto il repertorio d'odio della sinistra inviperita dalla sconfitta alle elezioni politiche. Se fino a due settimane fa il problema era la “visione estremamente fragile e debole”, oggi bisogna tener conto anche delle presunte ingerenze straniere. Insomma, il solito cliché dei media progressisti che, subito dopo la vittoria del centrodestra, si sono messi a gettare fango a destra e a manca.
Santoro attacca la Meloni
Nel corso del dialogo con Formigli, Santoro non ha utilizzato troppi giri di parole. È subito passato ad affondare (gratuitamente) il colpo. L'occasione è il dibattito sulla politica estera. E, nonostante il governo non sia stato ancora formato né si conoscano i nomi dei ministri che lo comporranno, il tele-tribuno si è messo a gettare fiele contro la Meloni in modo del tutto immotivato. “Sui giornali, come Repubblica e Corriere della Sera, si scrive che la Meloni sta già subendo l’ingerenza degli Stati Uniti nella formazione del governo italiano - ha spiegato - in questo momento la Meloni ha il problema di non mettere nel suo governo dei profili che possano essere sgraditi agli Stati Uniti, alla faccia del sovranismo”. Poi, nella filippica di Santoro, non poteva mancare la stroncatura per la posizione atlantista della leader di Fratelli d’Italia: “Io penso che la Meloni non abbia la capacità di fare la presidente del Consiglio. Mi dispiace, è quello che penso”.
“Destra ha grumi di fascismo”
Con Santoro ogni scusa è buona per attaccare il centrodestra. Soprattutto quando il salotto è quello di Piazzapulita. Come “tradizione” della casa, non poteva mancare l’immarcescibile attacco sul fascismo: “Questa è una destra che ha dei grumi di fascismo al suo interno, questo non si può negare. Tuttavia, mi preoccupa molto di più che si sta allargando quella faglia che separa i grandi centri urbani dalle periferie del nostro Paese e l’area delle persone, me inclusa, che pensano di non avere nessuna rappresentanza”.
Santoro ha inoltre rivelato di non aver votato per la prima volta in vita sua, l’offerta politica è risultata insufficiente: “La vittoria della Meloni è anche il risultato della mediocrità della classe dirigente che si contrapponeva alla Meloni, compresa la classe
dirigente della destra, completamente immobile. A parte Salvini con le sue giravolte incomprensibili, la forza moderata è inchiodata a Berlusconi e non riesce a trovare un leader nuovo”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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