La nuova linea dem si chiama silenzio. Tasse, diritti, reati: sui temi scomodi Elly fa scena muta

La segretaria non ha preso posizione su Cospito e sui migranti sta sul vago

La nuova linea dem si chiama silenzio. Tasse, diritti, reati: sui temi scomodi Elly fa scena muta

Caso Cospito, maternità surrogata e tasse. Questi sono solo alcuni dei temi caldi su cui Elly Schlein, non si è ancora pubblicamente espressa. Se nel recente passato è stato criticato l'iper-presenzialismo di alcuni politici italiani che ardevano dal desiderio irrefrenabile di commentare tutto, della neosegretaria del Pd colpiscono soprattutto i silenzi. Se c'è un tema scomodo o divisivo, lei non interviene.

Per settimane si è discusso del caso dell'anarchico Alfredo Cospito ma, oltre alla difesa d'ufficio del 41-bis, non si ha memoria di una presa di posizione netta e chiara su questa vicenda, eccezion fatta per gli attacchi rivolti al sottosegretario Andrea Del Mastro e al deputato Giovanni Donzelli. Sulla vicenda di Cutro, invece, la Schlein ha avuto parole molto dure per quanto riguarda le presunte responsabilità del governo. Sappiamo, inoltre, che il leader del Pd non gradisce che i migranti siano definiti irregolari, ma esiste una ricetta della Schlein su come affrontare il tema dei flussi migratori provenienti dall'Africa? In un momento in cui anche i sindaci del Pd sono in affanno nella gestione dell'accoglienza sarebbe interessante conoscere le soluzioni che adotterebbe la segretaria nel caso in cui si trovasse al governo. Dal giorno successivo alla vittoria delle primarie, poi, si è parlato insistentemente di effetto Schlein' eppure le Regionali in Friuli Venezia Giulia hanno visto una netta sconfitta del centrosinistra. Il Pd, col 16% dei voti, si è collocato soltanto quarto, dietro la Lega, FdI e la lista Fedriga. Anche se la vittoria del governatore uscente era data per scontata tutti si aspettavano un risultato decisamente migliore, anche alla luce del successo' del comizio finale tenuto a Udine dalla Schlein la quale, a urne chiuse, ha lasciato che a commentare i risultati fosse Debora Serracchiani. La Schlein, poi, si è degnata di esprimere il proprio augurio di pronta guarigione a Silvio Berlusconi solo una volta chiuse le trattative per la composizione della sua segreteria, ben 72 ore dopo il suo ricovero. Meglio tardi che niente come avvenuto per lo stupro che si è verificato lo scorso settembre alla Festa dell'Unità di Bologna. Su questa vicenda è calato il silenzio da parte di tutto il Partito Democratico. Inutile immaginare quale clamore mediatico ci sarebbe stato se un tale reato si fosse consumato in una kermesse politica di un altro partito. A parti invertite, probabilmente, la Schlein e le femministe avrebbe inveito contro la destra maschilista. Ma questa è un'altra storia. Quel che è certo è che sui temi controversi come questo la neosegretaria del Pd difficilmente si espone pubblicamente. Basti pensare che un centinaio di femministe di sinistra hanno scritto una lettera per chiedere un incontro con la Schlein così da poter manifestare apertamente "il loro profondissimo dissenso contro la surrogazione di maternità (gpa), oggi da troppe parti raccontata come solidarietà quando invece consiste in un mercato dannoso e degradante". Com'è noto la neosegretaria del Pd quando nel 2018 sedeva all'Europarlamento di Bruxelles aveva votato contro un emendamento che condannava la maternità surrogata. La Schlein, inoltre, nel corso di un dibattito con Stefano Bonaccini tenutosi durante la campagna congressuale, aveva ribadito la sua posizione favorevole alla gpa, ma una volta divenuta segretaria si è limitata a scendere in piazza accanto al sindaco Beppe Sala per difendere la trascrizione all'anagrafe dei figli delle coppie omogenitoriali.

Forse, per paura di scontentare troppo l'ala cattolica del Pd, la Schlein ha preferito non addentrarsi nuovamente in un terreno così scivoloso e non ha ancora dato una risposta alle femministe.

Anche in economia, oltre alla battaglia per il salario minimo, non esiste ancora un programma. Patrimoniale sì o no? Boh

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