"Nuova stagione, saremo protagonisti"

Berlusconi: "Renzi capitolo chiuso, M5S inadatto: noi unici credibili"

"Nuova stagione, saremo protagonisti"

Roma - Berlusconi pianta il paletto sulla legge elettorale: «Non ci sono alternative al proporzionale». Ma poi apre a Gentiloni: «Lo sosterremo se farà provvedimenti giusti». Il Cavaliere, in un messaggio al coordinatore di Forza Italia di Napoli, Paolo Russo, entra nel dibattito politico di questi giorni e anticipa la linea: «Con la vittoria del No si è aperta una nuova stagione politica nella quale noi dobbiamo assolutamente tornare ad essere protagonisti», dice. Renzi, ormai, è un capitolo chiuso: «Di fronte alla sconfitta del renzismo, e all'evidente incapacità dei Cinque Stelle di proporsi come credibile alternativa di governo, solo una proposta politica seria, credibile, basata su un programma liberale e riformatore, sui principi cristiani e sui valori del Partito del Popolo Europeo, può permettere all'Italia di uscire dalla crisi e al tempo stesso sconfiggere la disaffezione alla politica che ha portato metà degli italiani a disertare le urne».

Auspica una legge elettorale finalmente condivisa ma indica i propri desiderata: «Non vediamo un'altra soluzione che quella di un sistema elettorale proporzionale che garantisca la corrispondenza tra la maggioranza parlamentare e la maggioranza popolare. E solo una legge proporzionale in uno scenario politico tripolare può garantire che la maggioranza in parlamento si identifichi con la maggioranza dei cittadini».

Anche su questo fronte si aspetta una mano da parte di Gentiloni: «Mi auguro che il governo Gentiloni traduca in concreto il proposito di facilitare un accordo su questa materia, che ovviamente spetta al Parlamento, e che in sede parlamentare il Pd dimostri di aver capito la lezione della sconfitta referendaria e si renda partecipe di un percorso condiviso sulle regole»

L'atteggiamento nei confronti del premier, per quanto riguarda l'azione di governo, è di cauta apertura: «Lo vedremo all'opera e valuteremo ogni provvedimento proposto dal governo stesso sostenendolo col nostro voto ove lo ritenessimo positivo e utile nei confronti dell'Italia e degli italiani. Questo da sempre è il nostro modo di essere all'opposizione, una opposizione responsabile che ci distingue dalla politica del tanto peggio, tanto meglio, proprio dell'opposizione della sinistra. Naturalmente si tratta di un governo molto simile al precedente, al quale noi non possiamo e non vogliamo assicurare il nostro sostegno, pur apprezzando lo stile sobrio ed equilibrato fin qui manifestato dal presidente del Consiglio».

La lotta alla povertà dev'essere la priorità dell'esecutivo e Berlusconi pensa già al futuro e alle prossime battaglie politiche: «L'aumento delle pensioni minime a 1.

000 euro è uno dei primi provvedimenti che prenderà il nostro governo. Siamo credibili nel prometterlo, perché lo abbiamo già fatto, nel 2001, quando abbiamo aumentato le pensioni ad un minimo di un milione di lire, cifra che allora significava un grande passo avanti».

FCr

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