La nuova vita di un super soldato fra inviti vip e lusinghe dei partiti

Il cellulare squilla. Ed è boom di visite sul sito della Folgore

La nuova vita di un super soldato fra inviti vip e lusinghe dei partiti
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La nuova vita di Roberto Vannacci è sotto tiro, nel centro della tempesta, come le tante missioni da incursore dall'Africa all'Afghanistan e ai Balcani. La telefonata del vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, lo ha «sdoganato», ma al generale sono arrivate anche altre chiamate di esponenti politici. Il suo cellulare è sempre occupato da giornalisti, gente che si complimenta e non pochi inviti per presentare il libro in giro per l'Italia. «Da Vipiteno a Lampedusa sono in tantissimi ad avermelo proposto, si tratta di associazioni, organizzazioni, di singoli privati e personaggi famosi. Non dico di aver accettato, le valuterò» spiega Vannacci.

Il generale aveva pianificato tutto da tempo. Un libro di oltre trecento pagine non si scrive in un giorno. Dopo essere stato espulso dai russi per la guerra in Ucraina, come addetto militare a Mosca, gli stava stretto l'Istituto geografico militare di Firenze. Da paracadutista abituato alle operazioni sul campo è dura abituarsi a un lavoro dietro la scrivania in una specie di parcheggio da cimitero degli elefanti con la prospettiva di una carriera al tramonto. Dopo 37 anni di servizio «si è sentito tradito» racconta chi lo conosce, ma non ha apprezzato la «bomba» agostana del suo libro. Vannacci forse puntava su maggior supporto da parte di Fratelli d'Italia, ma il vuoto l'ha riempito Salvini.

Il primo annuncio del «mondo al contrario» è apparso sul sito Congedati Folgore, che è esploso da 13mila visite al giorno a 48 mila e il 21 agosto ha toccato quota 121mila. In contemporanea sono schizzate le vendite del libro autoprodotte su Amazon stracciando Accabadora di Michela Murgia, la santa del politicamente corretto appena scomparsa. Lunedì al telefono diceva che «il numero di copie vendute in una settimana sono da best seller». In licenza in Sardegna occupandosi di familiari anziani e più giovani è travolto dall'effetto mediatico e politico di questa storia: «Non riesco neanche ad andare a fare la spesa».

La pianificazione ha funzionato, prima con interviste mirate sui quotidiani, mentre montava la polemica, poi le uscite in tv e da settembre dovrà decidere sulle presentazioni. Il bello è che di norma qualsiasi apparizione pubblica di un militare in servizio deve venire autorizzata dallo Stato maggiore.

Il generale è già oltre la linea del Piave e sta incassando appoggi da altri ufficiali in congedo, ma soprattutto fa proseliti nelle Forze armate. Il suo avvicendamento l'ha messo a disposizione del Comando delle forze operative terrestri del generale di corpo d'armata Salvatore Camporeale. L'incursore se lo mangia con un boccone, ma i nodi con lo Stato maggiore arriveranno presto al pettine.

Vannacci ha pianificato anche la difesa per l'inchiesta interna e continuerà a non mollare di un millimetro arroccato sulla libertà d'espressione. La sua carriera militare è finita, ma sbatterlo fuori lo trasformerebbe in un martire. Le mosse delle sua nuova vita vanno oltre in vista di un'altra possibile battaglia all'orizzonte, quella per le elezioni europee.

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