"Un nuovo movimento...". La frase di Casaleggio che fa tremare Conte

Il presidente di Rousseau non esclude la nascita di un nuovo movimento: "Vedremo...". E silura i 5 Stelle: "Una bad company da seppellire prima delle elezioni. Votazione su Conte? Illegittima"

"Un nuovo movimento...". La frase di Casaleggio che fa tremare Conte

Né una conferma, né una negazione. In sostanza una non smentita che lascia aperte tutte le porte, compresa quella della nascita di un nuovo soggetto politico. L'ambiguità sul futuro di Davide Casaleggio punzecchia il Movimento 5 Stelle, diventato ormai un partito di sistema che ha preferito abbandonare le battaglie di piazza per addentrarsi nel palazzo. Il che ha prodotto un'emorragia di voti, specialmente da parte di coloro che tutt'oggi hanno un'anima anti-casta e non si sentono più rappresentati dal M5S. Questo ha lasciato libero uno spazio politico non indifferente, che potrebbe essere ricoperto magari dagli ex grillini.

Un nuovo movimento?

Casaleggio, nell'intervista rilasciata al Corriere della Sera, si è espresso senza mezzi termini e ha esplicitamente affermato che ormai il Movimento nato il 4 ottobre 2009 "non esiste più": in tal senso ha sottolineato la mancata votazione online in occasione dell'elezione del presidente della Repubblica, un contatto con la base che si è perso via via e che in maniera inevitabile "sta annichilendo il consenso ai minimi storici".

Il presidente dell'Associazione Rousseau ha mosso un'accusa verso se stesso, criticando il fatto di aver aspettato troppo tempo nella speranza che qualcuno facesse la scelta giusta per il M5S. Nei giorni scorsi Giuseppe Conte è stato confermato leader dei 5 Stelle, ma alla consultazione online hanno partecipato solo 59.047 persone su 130.570 aventi diritto al voto (affluenza al 45% circa). "Persistere in questa direzione credo serva solo a trasformare il Movimento in una bad company da seppellire prima delle elezioni politiche", è stato il monito di Casaleggio.

I timori di Conte

Le parole di Casaleggio creano forti preoccupazioni in casa M5S: il timore è di essere sferzati da una nuova creatura politica in grado di erodere ulteriormente consensi ai danni dei grillini. Casaleggio sulle sue prossime mosse non è stato chiarissimo, ma allo stesso tempo non ha negato l'ipotesi di dare vita a un nuovo movimento: "La partecipazione e la cittadinanza digitale rimarranno sempre al centro dei miei interessi. Come questo si concretizzerà lo vedremo nei prossimi mesi".

Basterebbe questo a far tremare Giuseppe Conte che però, come se non bastasse, avrà a che fare con altri ostacoli. Battaglie legali e beghe interne che di certo non fanno bene alla salute dei 5 Stelle. Sotto la lente di ingrandimento finirà pure l'ultima votazione online sulla sua leadership: Casaleggio reputa che la via scelta "è illegittima" e non crede "sia un caso" che circa il 58% degli iscritti "che avrebbe potuto votare ha deciso invece di astenersi o di votare contro".

La votazione online potrebbe andare incontro a una nuova contestazione. Ad annunciarlo è stato Lorenzo Borrè, il legale che ha seguito il ricorso di tre attivisti in seguito al quale a febbraio è arrivata la sospensione dei vertici e delle modifiche allo statuto del Movimento.

L'avvocato ha dichiarato che "al 99% ci sarà un nuovo ricorso" e ha anticipato che in questa occasione probabilmente prenderà parte "un numero più cospicuo di tre persone". Borrè ha denunciato alcuni vizi che a suo giudizio sarebbero stati riscontrati nel voto online, ad esempio "con un candidato solo".

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