"L'Italia era allo sbando, è ripartita"

Arianna Meloni: "Senza reddito di cittadinanza un milione di posti di lavoro in più"

"L'Italia era allo sbando, è ripartita"
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«Abbiamo invertito la rotta di un Paese, l'Italia, che era allo sbando». Non nasconde l'orgoglio di un traguardo raggiunto, Arianna Meloni. Partecipando alla Festa del coordinamento cittadino a Napoli, la responsabile della segreteria politica di Fratelli d'Italia ricorda i successi del governo senza nascondere l'ambizione di conquistare altrettanti traguardi. E la cornice partenopea è quanto mai congeniale per sottolineare che proprio dal Sud ha ripreso la marcia la locomotiva Italia. «Il Mezzogiorno è ripartito - sottolinea -. Sono tornati gli investitori, è tornata a crescere l'occupazione, che qui al Sud cresce in percentuale più alta». Alla platea napoletana Arianna Meloni offre anche una spiegazione fatta di risoluzioni radicali e di buonsenso. «Siamo riusciti a invertire la rotta smettendo di buttare i soldi dalla finestra - afferma la responsabile della Segreteria politica di FdI -. E questo perché abbiamo immaginato una politica seria, progettuale, di lungimiranza».

Numeri alla mano, Meloni prova a riassumere come è cambiato il quadro economico. «Con l'abolizione del reddito di cittadinanza tutti dicevano che si sarebbe fermato il lavoro, invece è ripartito e abbiamo un milione di posti di lavoro in più in due anni e mezzo di governo - spiega Arianna Meloni -. Non dobbiamo lasciare nessuno per strada ed essere al fianco dei più deboli, come stiamo facendo con il reddito di inclusione. E comunque 24 milioni di italiani che sono attualmente al lavoro è un record assoluto». È cresciuto anche il lavoro femminile - aggiunge - perché avere un figlio non può essere un limite alle proprie legittime aspirazioni. Ed è cresciuto il lavoro a tempo indeterminato. Se si può lavorare, si deve poter lavorare e lo Stato deve esserti vicino per darti questa possibilità, non la mancetta per farti stare sul divano».

L'export è cresciuto, ricorda Meloni. E il governo sta puntando sul rilancio dell'economia produttiva. «Altri puntavano su monopattini e banchi a rotelle - ricorda -. Noi su lavoratori e imprese. Abbiamo tagliato il cuneo fiscale. E quando l'abbiamo fatto la sinistra ci ha aggredito». Quindi lancia una frecciatina anche ai sindacati. «Aumenta l'occupazione, diminuiscono le tasse e si ricordano che bisogna chiamare alla rivolta sociale - afferma Arianna Meloni -. Questo ci fa capire che alcuni sindacati sono più impegnati a portare consensi al Pd che non ad aiutare i lavoratori». A corredo la responsabile della Segreteria politica di FdI ricorda che dall'insediamento del governo sostenuto dall'alleanza di centrodestra lo spread è diminuito notevolmente («da 223 punti base ai 110 di oggi»). «Con i soldi risparmiati - aggiunge Meloni - stiamo investendo sulle infrastrutture». Ci sono elogi diretti per la sorella premier come guida di un governo che ha riportato l'Italia tra i protagonisti dello scacchiere internazionale. «Siamo prima di tutto italiani - ricorda - ma eravamo solidamente europei quando altri preferivano parteggiare per i carri armati sovietici». E sul riarmo assicura: «Nemmeno un euro verrà tolto alla sanità o ai fondi di coesione». Sottolineando la necessità di puntare sulle tradizionali alleanze che tengono unito l'Occidente Arianna Meloni si permette anche una battuta. «Viene da pensare: rompiamo il fronte con l'Occidente, non ci occupiamo di sistemi di difesa, e quindi chi ci dovrebbe difendere? Quando magari un giorno arriverà la Cina a voler comandare a casa nostra cosa facciamo, le cantiamo tutti insieme Imagine?»

Tra i protagonisti della Festa napoletana anche il viceministro agli Esteri Edmondo Cirielli che i più informati danno come possibile candidato del

centrodestra per le prossime regionali. «Io candidato? Sono disponibile - dice -. Decideranno i leader». Poi però sottolinea la differenza di rappresentanza nelle regioni rispetto agli alleati. Un riequilibrio ci vuole».

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