Oltre 500mila già in fuga. È allarme per i profughi. "Rischio epidemia Covid"

Partito l'esodo: più della metà in Polonia. L'Onu: "Si prevedono 4 milioni di rifugiati"

Oltre 500mila già in fuga. È allarme per i profughi. "Rischio epidemia Covid"

Porte spalancate ai profughi ovunque nei Paesi confinanti con l'Ucraina e non solo. Una mobilitazione senza precedenti per accogliere chi scappa dalla guerra con ogni mezzo, anche a piedi per chilometri, infagottati per difendersi dal freddo e trascinandosi dietro la poca roba che si è riusciti a prendere prima di scappare. Già oltre 500mila persone, per lo più donne, bambini e anziani, hanno lasciato le proprie case per mettersi alle spalle i combattimenti. Ma se il conflitto si prolungherà, gli ucraini in fuga potrebbero diventare 4 milioni.

Secondo l'Unhcr, l'agenzia Onu per i rifugiati, quasi la metà di chi ha varcato i confini ha raggiunto la Polonia, che già prima dell'invasione russa ospitava 1,5 milioni di ucraini. Nel Paese si è messa in moto una straordinaria macchina della solidarietà per assistere la gente ammassata alla frontiera prima di arrivare alla destinazione finale. Per facilitare le cose è stato abolito l'obbligo di quarantena e di test contro il Covid. L'altra faccia dell'emergenza, perché con le fughe di massa e gli assembramenti si rischiano focolai difficili da gestire. Il 90% di chi è arrivato viene ospitato da amici e parenti, ma sono stati allestiti anche centri di accoglienza vicino al confine. Grazie al passaparola, lo stadio di Cracovia è stato trasformato in una sorta di deposito di generi di prima necessità portati dai polacchi pronti ad aiutare i vicini sotto attacco, non solo offrendo cibi e vestiti, ma anche alloggio e lavoro. Lo stesso in Romania, dove hanno trovato accoglienza 32.500 ucraini, per lo più residenti delle zone non distanti dal confine. La maggior parte è passata da Siret, a nord, dove è stato allestito uno dei 39 centri di accoglienza che grazie ai social vengono riforniti quotidianamente da donazioni spontanee. Sempre secondo l'Unhcr, in Ungheria finora sono entrate dall'Ucraina quasi 85mila persone. Anche qui sono stati allestiti centri di accoglienza negli edifici pubblici di diverse città di frontiera e i cittadini si prodigano per non far mancare nulla ai profughi. Altri 70mila hanno scelto di fuggire in Moldavia, circa 30mila in Slovacchia, oltre 300 in Bielorussia. Ma anche altri Paesi, tra cui l'Italia, stanno accogliendo i rifugiati. La Germania è pronta a non lasciarne fuori nessuno. «Li accoglieremo tutti», ha detto la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock. Per ora ne sono arrivati solo 1500.

In Francia il candidato di estrema destra alle elezioni presidenziali, Eric Zemmour, ritiene invece «destabilizzante» per il Paese l'arrivo degli ucraini: «Preferisco stiano in Polonia». L'agenzia Onu per i rifugiati stima che quasi 35mila degli ucraini fuggiti nei Paesi vicini si siano già spostati altrove. Ce ne sono infine 160mila rimasti senza un tetto da assistere in patria.

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