Già questa mattina si percepiva che sarebbe scoppiato il caos sulla nave Open Arms della ong spagnola. Il motivo? Giuseppe Conte ha scritto a Matteo Salvini di far sbarcare i 147 migranti a bordo dell'imbarcazione, ma il vicepremier leghista non era (e non) è della stessa idea. Così è arrivato subito lo scambio di battute di fuoco. Fin qui uno scambio di vedute, poi è arrivato il Tar del Lazio che ha consentito alla ong di entrare in acque territoriali italiane. La situazione è precipitata. La decisione delle toghe è dura da mandare giù e Salvini lo dice chiaramente.
Per tutto il giorno il leader del Carroccio continua a ripetere che i porti italiani restano chiusi, che non vede il motivo per il quale una ong straniera debba arrivare in Italia e che non ha nessuna intenzione di far diventare "l'Italia il campo profughi d'Europa". Matteo Salvini, quindi, contesta la decisione del Tar del Lazio e propone un ricorso urgente al Consiglio di Stato. Ma non solo. Il leader del Carroccio ha firmato un nuovo provvedimento di divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane per Open Arms. Riparte il braccio di ferro con in mezzo il ministro Elisabetta Trenta che accelera lo sbarco mandando due navi della Marina a scortare la Open Arms. Salvini da una parte e il resto del governo dall'altra.
Salvini da La Spezia: "Gli italiani pagano lo stipendio ai giudici che aprono i porti"
Poi, arriva il momento di andare a La Spezia, dove Matteo Salvini parla dal palco durante un'iniziativa della Lega. Il ministro dell'Interno ha le idee piuttosto chiare. Sa qual è la sua linea e quella del suo partito per quanto riguarda la gestione degli sbarchi. "La Open Arms ha chiesto di sbarcare, la mia risposta è 'no' - dice dal palco -. C'è un accerchiamento incredibile, una nave spagnola da acque maltesi in acque internazionali e un giudice che dice che io non posso vietare l'ingresso. Con chi sta quel giudice? Con il popolo italiano o con qualcun altro? Se lo stipendio te lo pagano gli italiani devi difendere i confini e la sicurezza degli italiani. Finché sarò ministro non autorizzerò mezzo sbarco: farò di tutto perché Renzi e Boschi non governino più in questo Paese".
Ovviamente, anche in questa occasione non mancano i soliti contestatori (educati) che gli urlano i classici "muori", "assassino, assassino!", "Salvini attento, ancora fischia il vento!" o altre parole simili. Il vicepremier guarda e passa. Anche per loro ha solo grandi bacioni da spedire.
Salvini contro un accordo Pd-M5S
Salvini, poi, promette agli italiani di sventare "un accordo truffa tra Pd e M5S". "Saranno giornate importanti e delicate - spiega - noi racconteremo ora per ora cosa faremo. E faremo di tutto per sventare un accordo truffa Pd-M5S. Pensiamo al futuro e non al passato. Sventeremo con ogni mezzo possibile ogni governo truffa M5S-Pd, che sarebbe la morte di questo Paese. Il governo Renzi-Fico è dei perdenti. Io fino all'ultimo ci ho provato, ma quando ho visto tutti quei 'no'... Poi i 'no' sono stati troppi. Poi vedremo cosa fanno M5S e Pd. Se avessi dovuto dire 'no' per convenienza lo avrei fatto dopo le Europee. Io ci ho provato, ma come le coppie che si vogliono bene e si sposano uno pensa che sia per tutta la vita, ma se ti rendi conto che passi più tempo a litigare lì si pone un problema. Ci sono deputati e senatori che hanno ancora qualche giorno per decidere cosa fare. L'unica cosa irrispettosa mi sembra quello del governo Pd-M5S". Salvini, quindi, quindi ai suoi sostenitori di stare vicino al partito in questo momento così delicato. Perché "noi non abbiamo paura, se non c'è un governo gli italiani non si possono permettere governi tecnici, improvvisati, ballerini. Se non c'è un governo ci sono solo le elezioni dal mio punto di vista. Meglio un governo e un Parlamento nuovo con idee chiare per cinque anni che non soluzioni pasticciate".
Salvini ha le idee chiare. Ormai la situazione con il M5S è insostenibile, per questo "io vado solo avanti, indietro non torno. Il Paese è fermo per ideologia. Per il futuro abbiamo in testa ben chiara la manovra economica, fondata sul taglio delle tasse, sullo sviluppo, sulla crescita, sui giovani, sul lavoro e non sull'assistenza. C'è bisogno di un piano per le opere pubbliche incredibile e c'è bisogno di un governo libero perché serve che vada in Europa a trattare con i signori dell'Europa perché i soldi degli italiani vengano usati per gli italiani, perché anche da là troppi 'no' sono arrivati, da Macron e dalla Merkel".
E mentre Salvini parla dal palco di La
Spezia, fonti di Palazzo Chigi fanno sapere che la Spagna ha informato la Presidenza del Consiglio dei ministri della propria disponibilità a partecipare alla redistribuzione dei migranti della Open Arms una volta sbarcati.
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