È il momento del confronto con gli altri partiti e movimenti di sinistra. Matteo Renzi deve fare i conti con il crollo dei sondaggi e non gli resta che aprire ai cespugli più radicali. La partita è in mano a Piero Fassino. Ma è tutta in salita. "È una garanzia, se non ci riesce lui...", chiosa il segretario dem. Pier Luigi Bersani e i suoi di Mdp hanno già risposto picche, mentre Pietro Grasso si è chiamato fuori. Nei prossimi giorni l'ex sindaco di Torino proverà a giocarsi la carta Romano Prodi.
Mentre Walter Veltroni invita a "sedersi intorno a un tavolo e a discutere di programmi", Renzi ribadisce la volontà un'alleanza larga ma"senza tatticismi" e si rivolge direttamente ai due storici leader della sinistra che più hanno mostrato chiusure dopo il discorso alla direzione del Pd: Pier Luigi Bersani e Massimo D'Alema. I due non sono affatto propensi a ricucire. E anche i primi incontri informali per cercare di portare il centrosinistra unito alle prossime elezioni non stanno dando i frutti sperati dal segretario. Fassino ha cominciato da Palazzo Madama. Da tempo Grasso è sceso in campo come aspirante leader. "Non rappresento alcun soggetto politico - si è schermito il presidente del Senato - e, quindi, non ho titolo per parlare di alleanze e coalizioni". Quindi è stata la volta di Laura Boldrini che ha colto l'occasine per ricordare al Pd "le sue considerazioni sulla situazione del Paese, sul quadro politico e sul dibattito in corso all'interno del centrosinistra". È, invece, andata meglio con il segretario del Psi Riccardo Nencini. L'incontro, da quello che si apprende, è stato giudicato dalle due parti "positivo".
I tre leader Roberto Speranza, Giuseppe Civati e Nicola Fratoianni potrebbero sedersi insieme al tavolo della trattativa o potrebbe presentarsi solo uno dei tre, ma a nome di tutti. È probabile che il colloquio avvenga dopo il 2 dicembre quando lanceranno la lista unitaria, in ogni caso nelle prossime settimane in quanto per ora "l'incontro non è in agenda". "Una delegazione - fanno sapere - vedrà i dem ma non subito, abbiamo altre priorità". Nel tentativo di compattare la sinistra, però, Fassino cercherà di vedere già nei prossimi giorni Prodi. "L'incontro per la 'ricucitura' si farà a breve, ma non nella giornata di oggi - fanno sapere dal Nazareno - si stanno confrontando le agende per concordare una data".
La partita di Renzi non si ferma a sinistra.
Durante la direzione del Pd, ha detto chiaramente che vuole aprire anche ai moderati. Toccherà a Lorenzo Guerini ad aprire il confronto con i centristi. L'obiettivo finale? L'ammucchiata per frenare l'avanzata del centrodestra che, ad oggi, è dato intorno al 35%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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