Ora la ghigliottina grillina cala su Di Maio: "Conte gliela farà pagare"

L'ex premier prepara la "vendetta" contro Di Maio: è prevista un'assemblea interna. E ora la corrente vicina al ministro degli Esteri inizia ad abbandonare il vertice

Ora la ghigliottina grillina cala su Di Maio: "Conte gliela farà pagare"
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Telefonate a vuoto per mezza giornata buona finché il portavoce di un esponente della segreteria di Giuseppe Conte ci avverte: "Se volete dichiarazioni, oggi dovete passare da Rocco".

Per il ritorno del clima giacobino e degli steccati comunicativi (in realtà mai svaniti del tutto), è bastato che il ministro Luigi Di Maio tentasse lo strappo quirinalizio: il capo di Dicastero degli Esteri ha detto "no" alla ipotesi Elisabetta Belloni al Colle, contribuendo al bis del presidente Mattarella e smentendo sul momento l'ex "avvocato degli italiani".

Ora, come dimostrato dalla bufera su Twitter, l'ex capo grillino deve subire la consueta ghigliottina: un metodo sperimentato che tende a tagliare le teste politiche di chi esprime una differenza di vedute rispetto all'andazzo. Rocco Casalino, il condottiero mediatico del contismo, ha già fatto dichiarare tutto ciò che voleva in agenzia, ci avvertono. Il redde rationem è in corso e non sono previste sbavature.

Il fatto è - come vogliono i contiani - che Luigi Di Maio dev'essere abbandonato a se stesso. Persino la cerchia ristretta dell'esponente campano sta, a mano a mano, mollando gli ormeggi per sposare la causa dell'ex premier giallorosso e gialloverde: "Oggi non mi pronuncio - fa sapere un deputato considerato molto vicino al ministro degli Esteri -, altrimenti farei fatica ad essere conciliante con Luigi".

Qualche virgolettato, a dire il vero, riusciamo a strapparlo ma che sia arrivato un input verticistico e teso a non esporsi è palese. Il senatore Gianmauro Dell'Olio sceglie toni democristiani: "Comprendo faccia più notizia una "spaccatura" di una "divergenza di opinioni", tra l'altro di una situazione non nota al Gruppo ma soltanto ad alcuni".

Il MoVimento 5 Stelle fatica a prendere posizione perché i parlamentari attendono la convocazione di un'assemblea che potrebbe tenersi a ridosso del giuramento del presidente della Repubblica. Un'occasione in cui - ci assicura un deputato - "Conte la farà pagare a Di Maio. Perché lui non è uno che lascia niente d'insoluto".

Sono pochi, in queste ore, a tentare una difesa. L'onorevole Davide Serritella, per dire, ha scritto un post su Facebook in cui prende le parti di Di Maio per aver "detto la verità" ed attacca Il Fatto Quotidiano per un "processo...per intere pagine utilizzando tra l'altro Alessandro Di Battista" ma è una voce nel deserto rispetto al coro di chi vuole scaricare il giovane politico campano.

L'europarlamentare Tiziana Beghin, che è il vertice pentastellato a Strasburgo e Bruxelles, ha tuonato contro l'utilizzo dei bot via social che starebbe contribuendo al fuoco di fila contro Di Maio: "Usufruire di bot e profili falsi per aizzare la macchina del fango contro qualcuno, come sta accadendo in queste ore a Luigi Di Maio, è vergognoso. Esprimo solidarietà a Luigi, augurandomi che questa indecente caccia all'uomo si esaurisca presto", ha detto, così come ripercorso dall'Agi.

Di Maio, che doveva essere il grimaldello di Beppe Grillo per mettere in crisi Giuseppe Conte ed il suo "nuovo corso", finisce schiacciato tra le maglie della ritrovata alleanza tra il fondatore dei 5Stelle e l'ex premier.

Entrambi avrebbero voluto chiudere la partita del Quirinale sulla Belloni, che era stata lanciata da Base riformista e quindi dal Pd.

Di Maio ha la "colpa" di essersi opposto: Robespierre è tornato ed il Terrore prepara il terreno per una "vittima" illustre.

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